La nuova operetta della compagnia di Corrado Abbati, con Antonella Degasperi e Fabrizio Macciantelli per la regia e l’adattamento di Corrado Abbati, vede le scene di Alfredo Troisi, i costumi di Inscena Couture, le coreografie di Stefania Brianzi. Maestro concertatore e direttore d’orchestra: Marco Fiorini. Altro maestro: Roger Catino. Eva è una giovane operaia che lavora nelle vetrerie di Montailleux, in Belgio, ed è la “mascotte” del personale. La giovane donna è stata abbandonata e il buon Larousse, anch’egli operaio, l’ha adottata e non le fa mancare il suo affetto. Nel giorno del suo ventesimo compleanno, Eva conosce il nuovo proprietario delle vetrerie, Ottavio Flaubert: bello, ricco, gran viveur. La giovane ne rimane colpita: il mondo di Ottavio, con i suoi amici allegri e spensierati, le ricorda quello del teatro che tanto l’attrae. Eva, pur non sapendolo, è figlia di una famosa cantante. Fra gli amici di Ottavio spicca Dagoberto, un buffo signore, innamorato di Gipsy, donnina di pochi scrupoli che cerca nel matrimonio con Dagoberto una tranquilla e definitiva sistemazione. Eva viene invitata da Ottavio nella sua villa. Lui la corteggia, la incanta, la seduce, ma giungono gli operai, guidati da papà Larousse, decisi a difenderne l’onore. Il giovane vedendosi in difficoltà, annuncia che Eva sarà la sua sposa ma, appena gli operai se ne sono andati, ride divertito. Era solo finzione. Eva è disperata: Ottavio l’ha presa in giro. Per lei un altro abbandono è troppo e fugge. Sola, sfiduciata e delusa ritrova a Parigi Gipsy e Dagoberto. Saranno loro ad aiutarla sfruttando il talento che Eva ha ereditato dalla madre.  Passano due anni, Eva è una famosa cantante e lavora con Gipsy. Una sera, durante uno spettacolo, Eva e Ottavio si incontrano. Lei è cambiata: non è più l’ingenua e sognatrice ragazza che Ottavio ha conosciuto a Bruxelles, ma è una donna sicura e affermata. Le lusinghe di Ottavio non fanno più breccia nel suo cuore o almeno così crede. Anzi, per fargli dispetto, Eva dice di essere fidanzata con un duca. Ottavio si sente mancare. É sincero: ha sempre amato Eva. Poi la verità, anche Eva ama e ha amato solo lui: la felicità non è più chimera.