Non sempre sorridere al mondo è una risorsa: chi guarda al futuro con troppa serenità rischia di sottovalutare i problemi, quando si presentano. Ad esempio i chili di troppo, se non destano abbastanza preoccupazione, sono difficilissimi da rimuovere. È quanto sostiene un team di ricercatori giapponesi della Doshisha University, coordinato dal professor Hitomi Saito, a seguito di un esperimento condotto su un campione di 147 pazienti obesi. I malati, ricoverati presso il Kansai Medical University Hospital Obesity Clinic, sono stati sottoposti ad una terapia semestrale a base di dieta ferrea, attività fisica costante e supporto psicologico. Prima di procedere alla cura, ai pazienti è stato proposto un questionario mirato a delineare la loro personalità. È risultato così che le persone con poca autostima e scarse speranze di successo, grazie alle consulenze ricevute in fase di dimagrimento, hanno convertito in determinazione la deprimente consapevolezza della propria obesità, vincendo la battaglia con la bilancia meglio di chi aveva iniziato la cura confidando troppo nella propria forza di volontà.Chi aveva affrontato la prospettiva della terapia con pessimismo non sapeva di possedere un’arma extra: più voglia di riuscire e di migliorarsi, a fronte di una più acuta percezione del proprio disagio fisico. Non solo: i meno sorridenti sono risultati più bravi anche nel mantenimento del peso forma raggiunto durante il soggiorno al Kansai Hospital. Merito della maggiore sicurezza acquisita in fase di cura, che ha reso gli ex pessimisti più “gelosi” della nuova silhouette e più decisi a conservarla.