Zero campanelli, zero zucchero: solo vibrazioni natalizie sotto copertura
Ci siamo: le casse Bluetooth tremano, le pubblicità iniziano a tintinnare e da qualche parte un altoparlante del supermercato ha già fatto partire Mariah Carey.
Tu, però, non ce la fai più.
Se senti un’altra volta “Last Christmas”, giuri che passerai il 25 a guardare documentari sui vulcani.
Ma aspetta.
E se ci fosse un modo per entrare nell’atmosfera natalizia senza sembrare prigionieri di una playlist Spotify creata da un elfo ubriaco?
Questa è la selezione musicale per te.
Una playlist natalizia travestita da altro.
Per chi vuole il mood, ma non il tormento.
🎄 1. Natale in jazz minore
Artisti come Chet Baker, Norah Jones e Vince Guaraldi.
Atmosfere calde, malinconiche, invernali. Nessun “ho ho ho”, ma tantissimo soul.
Ideale per chi vuole decorare l’albero con l’aria di chi ha letto Murakami sotto la neve.
🥶 2. Winter, not Christmas
Canzoni che parlano d’inverno, non di Natale.
Tipo “White Winter Hymnal” dei Fleet Foxes, “January Hymn” dei The Decemberists, “Winter Song” di Sara Bareilles & Ingrid Michaelson.
Perfette per fingere che tutto questo trambusto sia solo una stagione, non una festività.
🧣 3. Britpop natalizio sotto mentite spoglie
Ascolta i pezzi minori degli Oasis, qualcosa dei Blur, una spruzzata di Arctic Monkeys versione mellow.
Ci sono canzoni che non parlano di Natale, ma suonano come una serata fredda passata a fissare le luci della città da un taxi.
E questo, in fondo, è Natale. Senza dichiararlo.
🍷 4. “Christmas, but make it indie”
La versione alternativa delle solite canzoni:
- Phoebe Bridgers che canta “Have Yourself a Merry Little Christmas” come se fosse la fine del mondo.
- Sufjan Stevens con i suoi album natalizi pieni di silenzi e banjo emotivi.
- Bright Eyes che fa sembrare anche il Natale un episodio di “Skins”.
Perfetto per gli hipster esausti che vogliono piangere nel loro maglione oversized.
🔥 5. Colonne sonore che suonano come regali non aperti
Prova con le soundtrack di film come The Holiday, Carol, Little Women (la versione di Greta Gerwig), o persino Harry Potter (il primo).
Ti entra l’inverno nelle orecchie, ma nessuno ti chiede di fare un brindisi o cantare insieme.
Solo emozione, orchestrazioni, e leggeri brividi da salotto.




