Potrebbe essere questo il consiglio che si può desumere da tre nuovi progetti di ricerca europei dell’università di Hohenheim, in Germania, secondo cui queste tre tipologie di frutta avrebbero maggiori qualità nutrizionali rispetto a quelle convenzionali. Un risultato che suffragherebbe quanto già emerso da un’altra recente ricerca Usa sul kiwi.
 Secondo gli studiosi tedeschi, i pomodori biologici contengono più materia secca, zuccheri totali e residui, vitamina C, betacarotene e flavonoidi”. Mentre i pomodori convenzionali sarebbero più ricchi di licopene e acidi organici.
 Quanto alle pesche, quelle biologiche hanno un maggior contenuto di polifenoli al momento della raccolta, grazie alla particolare tecnica di coltivazione. Discorso analogo per le mele: gli studi hanno riscontrato nella purea di mele biologiche un maggior contenuto di sostanze bio-attive (fenoli, flavonoidi e vitamina C) rispetto a quella ottenuta da mele convenzionali.