L’avrete notato, da qualche tempo la griffe è sempre più ingombrante sui nostri accessori e nel nostro guardaroba: abiti, cappellini, sciarpe, occhiali, scarpe, borse e cinture hanno il marchio grande, aggressivo, ben visibile e ripetuto all’infinito, ostentato senza paura dell’eccesso. Torna la mania del logo, da esibire con orgoglio, sicura certificazione del proprio status sociale. Il riferimento al periodo edonistico ed eccessivo degli anni ’80 è chiaro ed evidente: la moda e soprattutto “il marchio” tornano ad avere la funzione forte e rassicurante di status symbol, contrapponendosi al clima di incertezza economica e sociale dei nostri tempi. Ma l’esordio del marchio ha radici lontane: già più di un secolo fa, verso la fine dell’800, Louis Vuitton iniziava a decorare i propri prodotti di pelletteria, valige, bauli e borse, con l’ormai universalmente noto (e contraffatto) Monogram, un marchio che ha siglato la fortuna della maison. Continua il successo anche della doppia C incrociata, che dagli anni ’30 divenne il simbolo di Mademoiselle Chanel e che troviamo oggi ostentata sugli ultimi sandali per l’estate. Dagli anni ’60 in poi fu la volta del successo di due loghi della pelletteria italiana, la doppia G di Gucci, che oggi troviamo moltiplicata all’infinito nell’ultima linea della maison, Guccissima, e le F di Fendi. Via libera dunque alle borse firmate, come fanno Armani e Miu Miu, ma non solo, questa primavera/estate saranno griffatissime anche le calzature: quelle di Prada, la cui ultima linea di accessori firmati si chiama Heritage e riproduce lo stemma e i nodi dei Savoia, i mocassini per lui di Guccissima, e perfino le infradito, calzature da vacanza per eccellenza, saranno firmate, come quelle create da Dior e Burberry. A seguire tutto il resto: il classico e tradizionale Hermès oggi viene rivisitato in chiave moderna da Jean Paul Gaultier che crea griffatissimi e coloratissimi bracciali di smalto dove la scritta Hermès troneggia a caratteri cubitali, la cinture di D & G hanno le fibbie enormi con il logo in strass, le T-shirt griffate riportano quasi tutte il logo ben in vista. Lo stesso vale per gli occhiali, dove segnaliamo un esordio, quello della maison Pollini che a Maggio del 2006 presenterà la nuovissima collezione per lei e per lui, in acetato e acciaio, impreziosita da cristalli Swarovski. Marchi che hanno attraversato i secoli (Vuitton) con articoli classici, o rivisitazioni moderne o ancora esordi su nuove collezioni, l’importante è che il logo della griffe ci sia, grande, evidente e ostentato che produca un ritorno edonistico e di status symbol su chi lo indossa e……invidia su chi lo guarda! Cecilia Bombardi