Il futuro è trasformare il rifiuto in risorsa per riportare in vita materiali già usati e recuperarli per impiegarli nuovamente. Questi gli obiettivi che sono emersi nel Convegno “Plastica e riciclo dei materiali: un’altra via è possibile”, promosso da Eurispes e Federazione Green Economy in collaborazione con il Consorzio PoliEco.E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it), in un articolo che analizza il valore economico del riciclo della plasticaI dati sul nostro Paese non sono dei più rosei. La Banca Mondiale fa sapere che a livello globale, nei prossimi 15 anni, la produzione dei rifiuti è destinata a raddoppiare. In Italia non riesce a ingranare quel meccanismo virtuoso che le permetterebbe di staccarsi dagli ultimi posti in classifica sulla gestione dei rifiuti: la Commissione Europea, infatti, ha posizionato il nostro Paese al 20° posto sulle 27 nazioni comunitarie.  Situazione che potrebbe provocare la perdita degli ingenti finanziamenti europei, tra il 2014 e il 2020, destinati ai Paesi che investono sul recupero e sul riciclo. Inoltre sempre secondo la Commissione Europea, se i 27 paesi dell’Unione si adeguassero alle normative comunitarie si potrebbero risparmiare 72 miliardi di euro l’anno. Il settore della gestione rifiuti e del riciclo incrementerebbe il proprio fatturato di 42 miliardi di euro l’anno, creando 400.000 posti di lavoro entro 2020.