Dall’11 febbraio al 2 giugno 2025, Palazzo Bonaparte a Roma ospita la mostra più attesa dell’anno: “Munch. Il grido interiore”. La retrospettiva presenta oltre cento capolavori di Edvard Munch, concessi eccezionalmente dal Munch Museum di Oslo, inclusi pezzi iconici come “La morte di Marat”, “Notte stellata”, “Le ragazze sul ponte”, “Malinconia”, “Danza sulla spiaggia” e una rara versione litografica del celeberrimo “Urlo”.

Sulle tracce di Munch: viaggio emozionale tra Roma e Oslo

Questa straordinaria mostra ci offre un’opportunità unica per avventurarci sulle orme di Edvard Munch, esplorando non solo le sue opere, ma anche i luoghi che hanno plasmato il suo talento e la sua visione artistica così intensa. Noi di Agoranews, amiamo viaggiare alla ricerca delle emozioni e delle storie dietro le opere, e stavolta vi proponiamo un itinerario suggestivo che collega Roma a Oslo, la città natale dell’artista.

Partiamo proprio da Palazzo Bonaparte a Roma, immergendoci completamente nella forza espressiva dei quadri di Munch. È impossibile non lasciarsi travolgere dalla profondità delle emozioni che emergono dalle sue tele: ansia, malinconia, solitudine e introspezione sembrano avvolgerci in un dialogo silenzioso, ma potente.

Dopo questa immersione romana, il nostro viaggio continua ad Oslo, capitale norvegese e custode della maggior parte delle opere di Munch. Qui ci aspetta il Munch Museum, un luogo imprescindibile per comprendere appieno l’artista. È un museo moderno e accogliente, che offre un viaggio cronologico e tematico attraverso la vita di Munch, dai suoi esordi alle ultime opere, passando per i suoi periodi più turbolenti e creativamente prolifici. Nel museo potremo apprezzare una vasta gamma di dipinti, disegni, incisioni e fotografie personali, che ci aiuteranno a ricostruire il percorso artistico e umano di Munch.

Ma Oslo non è solo il museo. Ci spostiamo verso la collina di Ekeberg, luogo emblematico che ispirò il celebre quadro “L’Urlo”. Qui, passeggiando lungo sentieri che si affacciano sulla città, proviamo a immaginare le emozioni travolgenti che portarono Munch a creare una delle opere più iconiche della storia dell’arte. Inoltre, visitiamo il quartiere di Grünerløkka, dove l’artista ha trascorso gran parte della sua giovinezza, oggi animato da caffè, gallerie e atmosfere bohémien che ricordano le esperienze artistiche di Munch.

Infine, non possiamo trascurare i suggestivi paesaggi lungo il fiordo di Oslo, che ritroviamo spesso nelle sue tele. La luce nordica, gli scorci di natura selvaggia e le atmosfere contemplative diventano parte integrante della nostra esperienza, consentendoci di entrare ancora più profondamente nell’universo emotivo di Edvard Munch.

Il nostro viaggio non è solo geografico, ma soprattutto emotivo. Seguendo le tracce di Munch, impariamo a comprendere meglio noi stessi, esplorando le nostre emozioni più profonde attraverso l’arte e i luoghi che l’hanno ispirata. Vi invitiamo a vivere questa esperienza completa, che unisce la magia di Roma alla bellezza struggente e introspettiva della Norvegia, in un itinerario indimenticabile.