É stato impiantato giovedì scorso, con successo, su di un uomo di 38 anni un cuore artificiale biventricolare.  A effettuare l’intervento, il professor Francesco Musumeci, primario della cardiochirurgia del Centro trapianti di cuore del San Camillo-Forlanini, con la sua equipe.«Il paziente, che era in lista per un trapianto di cuore da donatore – ha spiegato Musumeci – è andato incontro a un grave peggioramento progressivo delle sue condizioni di salute che hanno determinato la necessità di impiantare un cuore artificiale. Anche perché il giovane non rispondeva ai trattamenti convenzionali». L´alimentazione del dispositivo avviene dall´esterno tramite una macchina. Grazie a questo tipo di assistenza le condizioni dell´uomo (che ora si trova in terapia intensiva post cardiochirurgica) stanno migliorando. «L´intervento e durato cinque ore: un arco di tempo necessario per esportare il cuore del paziente ed inserire quello artificiale».«L’operazione ha coinvolto un team di altissimo livello e con diverse competenze: cardiologi, chirurghi ed anestesisti – ha spiegato Musumeci – non è alla portata di tutti sia da un punto di vista economico sia per la complessità. É infatti il secondo in Italia e tra i pochissimi al mondo, tutti effettuati in centri di alta specializzazione». Musumeci ha, inoltre, spiegato che il solo cuore artificiale costa all´azienda «95mila euro» e che «non diventerà mai un intervento di routine», ma ha assicurato: «al San Camillo da ora in poi se ne effettueranno altri». «Ma -ha precisato il primario- per la complessità dell´operazione, saranno scelte solo persone che non hanno alternative al trapianto».Il decorso del trentottenne operato sta ora trascorrendo regolarmente. «Questo intervento che ora viene fatto in attesa del trapianto, con le necessarie evoluzioni tecnologiche, in futuro potrebbe diventarne l´alternativa», ha concluso Musumeci.