Il sito è stato individuato durante le riprese aeree realizzate per un documentario relativo alla zona conosciuta come “Città Perduta” o “Città Bianca.” Queste operazioni sono state effettuate utilizzando la moderna tecnica di telerilevamento “Laser Imaging Detection and Ranging” dato che le rovine si trovano in una zona di difficile accesso, immersa nella lussureggiante giungla.Questi resti potrebbero appartenere alla “Città Bianca”, un luogo sacro e centro principale del regno di un’antica civiltà precolombiana che, secondo la leggenda degli indios Pech che vivono nella zona, comprendeva enormi costruzioni in pietra bianca con imponenti raffigurazioni di figure umane e di animali.L’archeologo americano Steve Helkins ha commentato che questo ritrovamento apre la strada a importanti ricerche archeologiche e scientifiche sul luogo, secondo l’esperto si potrebbe comunque trattare della scoperta del secolo.”È ancora troppo presto per fornire dati più precisi, le operazioni di  ricerca sono ancora in corso e ci vorrà del tempo prima che si concludano a causa della posizione poco accessibile del sito in cui si trovano numerosissimi alberi alti oltre 70 metri. L’arrivo al punto esatto e le successive ricerche cominceranno tra due o tre mesi” ha dichiarato l’Istituto Hondureño di Antropologia e Storia (IHAH).L’Honduras, con l’importante sito archeologico di Copán, è uno dei Paesi che formano il cosiddetto “Mondo Maya”. Tuttavia, si stanno scoprendo molti luoghi con resti risalenti ai maya, nella sola giungla di Moskitia si pensa siano presenti più di 200 siti archeologici. In generale, in Honduras sono presenti più di 40 mila chilometri quadrati di aree protette. www.visitcentroamerica.com