Tre mostre attualmente in corso a Roma ma giunte quasi al loro termine possono essere lette come un omaggio a materiali preziosi e raffinati tradotti in oggetti d’uso dal grande valore estetico. Sono la seta dei dipinti giapponesi, l’ambra dei gioielli baltici ed etruschi, il vetro Art Nouveau francese ed americano. Questi primi week end della splendida primavera romana sono quindi ideali per godersi non solo l’arte, ma il primo sole che indora i monumenti, la brezza che rinfresca i colori rosati dei palazzi, il risveglio di parchi e giardini, soggiornando in un albergo storico e centralissimo caratterizzato da uno splendido giardino interno con ristorante: l’Hotel Quirinale.(www.hotelquirinale.it)  Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
AMBRA. DALLE RIVE DEL BALTICO ALL’ETRURIA,
Fino al 4 aprile 2013
L’ambra era considerata dagli antichi “pietra” preziosa e magica, con la sua luce calda simile a quella del sole; pietra da cui ricavare preziosi gioielli e amuleti in grado di assicurare fortuna e da utilizzare per guarire numerose malattie.
 La mostra è articolata in tre sezioni: la prima dedicata ai gioielli moderni in ambra prodotti nelle Repubbliche baltiche e all’uso tecnologico dell’ambra, la seconda agli ornamenti, agli amuleti e ai simboli del potere in Etruria, la terza alle ambre antiche e ottocentesche della bottega orafa romana dei Castellani.
Per la prima volta saranno presentati al pubblico raffinati gioielli in ambra realizzati in Etruria, tra cui alcune preziose collane da Vulci, Veio e Capena. Galleria Nazionale Di Arte Moderna
 ARTE IN GIAPPONE 1868 – 1945
Fino al 5 maggio 2013
Per la prima volta in Italia un’ampia mostra dedicata all’arte giapponese del Novecento, un periodo ancora poco esplorato di intense trasformazioni che va dalla restaurazione dell’Imperatore Meiji nel 1868 alla fine della seconda guerra mondiale. In quest’arco di tempo, dopo oltre due secoli di feudalesimo e di quasi completo isolamento, il Giappone si confronta con un rapido processo di modernizzazione tecnica, economica, sociale, secondo modelli occidentali, mentre i primi influssi diretti dell’arte europea penetrano in schemi secolari consolidati.
La mostra comprende complessivamente 111 dipinti e 59 opere d’arte decorativa provenienti dai più importanti musei e collezioni private giapponesi, tra cui paraventi, ceramiche, kimono, lacche, intagli in legno e vasi, e i magnifici kakemono, dipinti su rotoli verticali di carta o di seta raffiguranti vedute paesaggistiche, animali, figure femminili e fiori.  Palazzo Caffarelli ai Musei CapitoliniTIFFANY & GALLÉ e i maestri dell’Art Nouveau dal Museo di Arti Applicate di Budapest
Fino al 28 aprile 2013
Oltre 90 opere di eccezionale qualità sono giunte a Roma da Budapest per illustrare l’epoca d’oro dell’Art Nouveau con le sue novità tecnologiche e artistiche, le contaminazione tra generi diversi e le reciproche influenze fra artisti nell’Europa degli anni a cavallo tra l’Esposizione Universale di Parigi del 1889 e la Prima Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino del 1902. La sezione più ampia riguarda gli oggetti creati dall’americano Louis Comfort Tiffany, dal francese Emile Gallé e dai fratelli Daum, maestri vetrai di Nancy, opere raffinate che hanno influenzato e stimolato la produzione di oggetti d’arte decorativa in Ungheria e non solo. Ad impreziosire la mostra anche una fine selezione di gioielli e tessuti, disegnati e realizzati da József Rónai Rippl, Ottó Eckmann e manifattura Zsolnay