Vigneti secolari, dolci colline che degradano al mare mescolando profumo di mosto e grano, clima mite rinfrescato da una leggera brezza: la Sicilia è per vocazione “l’isola del vino” con una tradizione enologica che risale ai Fenici, audaci navigatori e mercanti di razza, ma anche abili viticultori, che fecero dei vini siciliani, in particolare il Marsala, tra i prodotti più importanti per gli scambi commerciali. Una delle zone più interessanti per la coltivazione di vigneti è la Sicilia occidentale, sia per la presenza di cantine storiche come Florio, Pellegrino, Donnafugata, Di Prima, ma anche di nuove realtà, tra cui le cantine Ajello, Gorghi Tondi, tutte concentrate nella zona di Mazara del Vallo.

In questa parte di Sicilia, proprio a Mazara del Vallo, si trova il Mahara Hotel, antico baglio un tempo adibito a stabilimento enologico, di proprietà della nobile famiglia inglese Hopps. Giunti in Sicilia nella seconda metà del ‘700, gli Hopps, così come i Woodhouse, gli Ingham e i Whitaker, contribuirono al successo mondiale del vino Marsala, prodotto creato attraverso un’attenta lavorazione dei vitigni autoctoni della zona e diretto a sostituire, nei mercati raggiunti dagli stessi imprenditori, il vino Porto. Per celebrare la vendemmia e il vino novello, il Mahara Hotel propone “soggiorni enoculturali”, per scoprire le strade del vino della zona tra cantine d’eccellenza e ancora poco conosciute rispetto ai grandi nomi locali. Percorsi del gusto, ma allo stesso tempo dell’arte, della natura, della storia in un territorio ricco di tesori.  L’albergo, oltre al soggiorno, organizza visite e degustazioni nelle cantine e permette di conoscere la zona di Mazara del Vallo, tra le più suggestive dal punto di vista naturalistico.
Non lontano dal Mahara Hotel, nella contrada Giudeo di Mazara del Vallo incontriamo le cantine Ajello, una delle case vitivinicole siciliane più promettenti. Diversi i vitigni coltivati, Nero d’Avola, Cabernet, Merlot, Syrah, ma anche vitigni a bacca bianca come Grillo, Inzolia e Chardonnay. Il top della produzione è rappresentato dal magnifico Furat, un vino elegante, e di gusto moderno, che deve il suo nome al cavaliere arabo Asad Ibn al Furat approdato sulle coste mazaresi nel 827 per conquistare la Sicilia: un personaggio forte e deciso, un po’ come il vino che rappresenta.

Sempre nei pressi di Mazara del Vallo, in una zona protetta come riserva naturale del WWF, si trova la tenuta Gorghi Tondi: i filari delle vigne lungo i laghi Preola e Gorghi Tondi di origine carsica, godono di un clima particolarmente favorevole, immersi nella macchia mediterranea che profuma di lentischio, anemoni, orchidee selvatiche. Parte, un tempo, di un antico feudo riserva di caccia dei principi Saporito, è oggi un’impresa tutta al femminile che unisce tradizione e innovazione. Si privilegiano i vitigni autoctoni come il Grillo e il Nero d’Avola da secoli coltivati in queste terre, ma anche vitigni di sapore internazionale come lo Chardonnay, il Sirah e il Marlot. Che danno origine a lue linee di produzione: Coste a Preola nella varietà bianco e rosso e Tenuta Gorghi Tondi, il top della produzione con il Kheirè, il Rajah, il Segreante. L’Oro di Dora poi è una vendemmia tardiva ricavato da uve Grillo: unico nel panorama enologico regionale.
 Costruite in pietra di tufo nel 1832, rispecchiano lo stile tipicamente anglosassone dell’epoca: visitare queste cantine nel cuore di Marsala, significa infatti, fare un tuffo nel passato della Sicilia: nelle sale della cantine vi passarono personaggi illustri come Garibaldi, Vittorio Emanuele III e Tomasi di Lampedusa. Sotto gli archi a sesto acuto delle bottaie Florio si custodiscono ancora pregiate ed uniche riserve storiche, patrimonio indiscusso della cantina, il cui nome è sinonimo di Marsala in tutto il mondo.
Le cantine storiche Donnafugata si trovano a Marsala:. L’avventura della famiglia inizia con l’avvio delle storiche cantine di famiglia a Marsala e delle vigne di Contessa Entellina nel cuore della Sicilia occidentale, per approdare poi sull’isola di Pantelleria. Il nome Donnafugata, fa riferimento alla storia della regina asburgica Maria Carolina, consorte di Ferdinando IV di Borbone, che ai primi dell’800 fuggì dalla corte di Napoli per l’arrivo delle truppe napoleoniche di Murat e si rifugiò in Sicilia, nel cuore del Belice. Fu lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa ad indicare, nel suo romanzo “il Gattopardo”, con il nome di Donnafugata i possedimenti di campagna del principe di Salina. Il vino più conosciuto è l’Athilia, il nome dato in epoca romana alla città di Entella in cima alla Rocca, che si identifica nel territorio antico da cui trae origine. è il primo vino ad essere stato concepito a Donnafugata e resta ancora oggi nel cuore di tanti estimatori.

Nel cuore della Sicilia, un’azienda che coltiva le vigne da quattro generazioni sulle colline che guardano al lago Arancio, a Sambuca di Sicilia, provincia di Agrigento. La cantina Di Prima si estende su 37 ettari, con un’altitudine compresa fra i 300 e i 550 metri sul livello del mare e produce circa 50mila bottiglie l’anno. In questo angolo della Sicilia, particolarmente vocato alla produzione di vini grazie al favorevole microclima e alla forte escursione termica, le uve acquisiscono delle caratteristiche uniche, sintesi di aromi marini e montani. L’azienda produce cinque vini: un bianco il Pepita, con uve Inzolia e Chardonnay e quattro rossi, con uve Nero d’Avola, Syrah e Merlot, tra cui si distingue il Villamaura, un Syrah in purezza, invecchiato per 12 mesi in botti di rovere e affinato per altri 12 mesi in bottiglia, prima di raggiungere il mercato.  (Soggiorno di 2 notti, con prima colazione, 2 cene, visita alle cantine Ajello e alle cantine Gorghi Tondi con degustazione vini, visita al museo di Mazara del Vallo del Satiro Danzante; Prezzo 180 Euro a persona in camera doppia, transfer per le cantine incluso. Offerta valida fino al 30 novembre 2009).  MAHARA HOTEL
Lungomare San Vito 3 – Mazara del Vallo – tel. +39 0923 673800 www.maharahotel.it