La stima è degli esperti di Genico, una società svizzera impegnata anche nel nostro Paese nella raccolta delle staminali da cordone. Gli stoccaggi autologhi vietati in Italia, sono, infatti permessi, all’estero e i numeri di quest’anno sono raddoppiati rispetto al 2007.”Solamente due anni fa – ricordano gli esperti – erano circa 1.500 le famiglie che avevano deciso di depositare le cellule cordonali del loro figlio; nel 2007 le richieste sono più che triplicate raggiungendo quota 5.000 e per il 2008 si stimano circa 10.000 nuove crioconservazioni autologhe”, fatte cioè per avere le proprie staminali a disposizione in un futuro. E sono soprattutto le mamme del Nord quelle più sensibili, specie quelle lombarde o piemontesi, ma arrivano richieste anche dall’Emilia Romagna, da Roma e dalla Campania.La crioconservazione delle cellule staminali cordonali rappresenta una garanzia di salute per i neonati che, appena venuti alla luce, possono gia’ contare su un bagaglio di grande importanza. Queste, infatti, possono essere conservate per 30 anni e possono essere utilizzate nel caso in cui il piccolo dovesse contrarre malattie gravi curabili solo con un intervento.Non solo. Le cellule cordonali vengono definite multipotenti: hanno una elevata vitalità e plasticità, ovvero la capacitàdi riprodursi in altre linee cellulari. E’ approvata la loro applicazione nel trattamento di alcuni tipi di tumori maligni come leucemia, neuroblastoma, linfoma di Hodgkin e il mieloma multiplo. Ma anche in casi di malattie del sangue, come anemia, talassemie, sindromi di Fanconi, Evans e Kostmann, ed in alcune malattie correlate al sistema metabolico e alle immunodeficienze.