Un giocattolo su 5 è risultato positivo al rhinovirus o all’influenza B e la semplice pulizia non sortisce effetti degni di nota, perchè uccide solo una piccola parte dei germi. Ed è così che le sale d’aspetto pediatriche espongono i bambini ai virus influenzali.Questa la conclusione dello studio presentato in un simposio dell’American Society for Microbiology and the Infectious Diseases Society of America: la dottoressa Diana Pappas, dell’University of Virginia Children’s Hospital, e i suoi colleghi hanno analizzato 20 campioni di giocattoli presi da quattro diversi studi medici in tre diverse occasioni tra l’autunno e l’inverno 2007. Dall’esame, sono stati rinvenuti il rinovirus nei mesi di ottobre, gennaio e marzo, il virus che colpisce le vie respiratorie “syncytial” in gennaio e l’influenza A e B nel mese di marzo. Inoltre, molti tamponi sono stati analizzati prima e dopo la pulizia dei giocattoli:le infermiere si sono impegnate a pulire i giocattoli 2 volte a settimana utilizzando salviettine germicide, ma 4 giocattoli su 14 sono risultati ancora infetti. “La pulizia dei giocattoli con un classico disinfettante influisce solo minimamente sulla presenza di residui virali nella misura del 26-40%”-ha dichiarato la dottoressa Pappa- “ma la cosa davvero scoraggiante è che due giocattoli risultati negativi prima di essere puliti, dopo sono risultati positivi. Non sappiamo spiegarci come il virus possa essersi in qualche modo trasferito”.Il consiglio per evitare prendersi qualche virus, rimane, allora, quello di pulirsi bene le mani e in modo frequente, soprattutto prima di toccarsi, direttamente o indirettamente, la bocca o gli occhi..