Inprogramma l’Ouverture Nello Stile Italiano in Do Magg Op. 170 D591 di FranzSchubert, il Concerto per violino eorchestra n. 2 Op. 22 di Henryk Wieniawski e la Sinfonia n. 2 in Do Magg di Robert Schumann.Dal 1816 Vienna fu travolta da un intenso interessenei confronti del melodramma italiano. L’Ouverturein do maggiore Nello stile italiano Op.170 D 591 fu compostada Franz Schubert proprio come omaggio a Gioacchino Rossini. Sebbene Schubertsi fosse già cimentato in passato nella scrittura di composizioni che sirifacevano alla tradizione italiana, questi esperimenti sono da considerarsipiù come esercizi di stile, mentre l’Ouverture D 591 costituisce un lavoro piùmaturo e pronto per una esecuzionepubblica. Henryk Wieniawski è conosciuto come unodei più grandi violinisti del suo tempo, e talento estremamente precoce, ma sue sono alcune composizioni dinotevole interesse, tra le quali spiccail Concerto per violino inre minore op. 22. La prima avvenne nel novembre del 1862 a SanPietroburgo con Anton Rubinstein comedirettore. Allegro moderato: unasoffusa melodia iniziale affidata all’orchestra si trasferisce al solistasfruttando appieno la dolcezza timbricadel violino. Il movimento è disseminato di passaggi virtuosistici e prosegue lasua corsa fino a un climax finale. Unafase di transizione affidata all’orchestra e un breve assolo delclarinetto conducono all’Andante nontroppo, romantico e sentimentale, unbrano memorabile nella sua delicata cantabilità. Dopo una cadenza del violino inizia il finaleà la Zingara, durante il qualeritornano alcune cellule melodiche delprimo movimento.La composizione della Sinfonia n. 2 in Do Magg avvenne in unclima di notevole tensione nervosa e spossatezza fisica per Robert Schumann. In una sua letterascrisse che la Sinfonia “riflette laresistenza dello spirito contro le mie condizioni fisiche. Il primo movimento èpieno di questa lotta e del suo carattere capriccioso e ostinato”. Schumannimpiegò per la stesura della Sinfonia quasi dieci mesi, dal febbraio del 1846fino al novembre dello stesso anno, molto più del solito. Nel primomovimento la struttura consueta della forma sonata, in cui diversi temi vengonoprima presentati per essere poi sviluppatie ripresi nel finale, è interrotta dall’intromissione di idee ritmiche emusicali inserite dall’indomita e imprevedibile vena creativa di Schumann. LoScherzo seguente, energico e irrequieto, è inframmezzato dai due Trii checonferiscono al movimento un carattere più disteso. Nel finale ricompare iltema dell’Allegro iniziale. Nell’Adagio espressivo la vena lirica di Schumanncompare in tutto il suo languido fascino. La melodia comincia con i violini perpassare all’oboe che ne esalta il carattere melanconico. Il finale è similenella forma e nel materiale sonoro al primo movimento.
domenica 3 novembre alle ore 17.30 e lunedì 4 alle ore 20:30Auditorium Conciliazione |Orario botteghino:Dal Martedì al Venerdì: Ore 12.00 – 18.00 | Lunedì: Ore 12.00 – 19.30 | Domenica: Ore 15.30 – 16.30La Domenica e il Lunedì è possibile acquistare gli abbonamenti fino ad un ora prima del concerto.Via della Conciliazione, 4 – 00193 RomaPer Informazioni: Fondazione Arts Academy 06 44252303 | Ticket One 892101ACQUISTO ON-LINE – www.ticketone.it