Promette di agire in maniera efficace contro il più devastante tumore della pelle, la cura basata su una proteina localizzata sulla superficie delle cellule del melanoma che favorisce l’attacco al cancro da parte del sistema immunitario. I pazienti coinvolti nella ricerca sono stati suddivisi in due gruppi: i risultati migliori sono stati ottenuti nei soggetti che hanno assunto il vaccino con l’interleuchina 2 (IL-2), la terapia standard per questo tipo di tumore.”Siamo davanti a risultati molto incoraggianti – dichiara Douglas Schwartzenruber, responsabile dello studio e direttore medico al Centro dei Tumori del Goshen Health System in Indiana – si tratta di un vaccino contro la forma metastatica ed è costituito da una parte di proteina presente sulle cellule del melanoma, che gli permette di agire in maniera mirata””Questi risultati sono un importante tassello sulla via della ricerca di una efficace cura del melanoma. Speriamo di avere ulteriori riscontri a breve”, commenta Patrizio Mulas, presidente dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi). A questo proposito a fine giugno è in programma il ‘Melanoma Day’ istituito sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, proprio per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione.I casi di melanoma, infatti, negli ultimi anni sono cresciuti nel mondo a un ritmo superiore a qualsiasi altro tumore, con 132 mila nuovi casi l’anno. “La maggiore incidenza – sottolinea Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di oncologia medica dell’Istituto Pascale di Napoli – si registra in Australia, Nord America ed Europa, e in Italia si stimano circa 6 mila nuovi casi ogni anno: 3.143 tra gli uomini e 2.851 tra le donne”.