Ricchissimo il programma che sarà esguito dall’ Orchestra Sinfonico di Roma: Egmont op. 84, una musica di scena scritta da Ludwig van Beethoven per l’opera omonima di Johann Wolfgang von Goethe. Soggetto dell’opera è l’eroica storia del conte di Egmont, che sacrificò la propria vita per manifestare il suo attaccamento alla patria olandese in occasione della repressione spagnola attuata dal duca d’Alba nel 1568. L’eroismo ed il sacrificio del conte sono messi bene in rilievo dalla musica di Beethoven.La consacrazione della casa, ouverture in do maggiore op. 124, l’ultima delle musiche di scena composte dal geniale compositore tedesco, fu pubblicata nel 1825 con una dedica al principe Galitzine. Il 3 ottobre del 1822 – giorno del compleanno dell’imperatore d’Austria – l’ouverture fu eseguita in occasione della messa in scena di una parafrasi de “Le rovine d’Atene” di Kotzebue, lavoro teatrale per il quale Beethoven aveva scritto le musiche di scena una decina d’anni prima. Corni, trombe, tromboni e timpani stabiliscono da subito un’atmosfera espressiva grandiosa.Sarà, poi, la volta del Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 eseguito per la prima volata a Praga nel 1798, con Beethoven stesso al pianoforte. Nonostante la numerazione, fu in realtà il terzo concerto: sono antecedenti un mai pubblicato concerto in Mi bemolle maggiore, composto all’età di quattordici anni, e il secondo concerto per pianoforte e orchestra, scritto diversi anni prima ma pubblicato solo successivamente. Considerato tra i migliori componimenti per pianoforte, il Concerto n. 2 sviluppa un intenso dialogo fra il piano e l’orchestra: in alcuni movimenti l’intreccio melodico-armonico è nel segno di un’indubbia felice inventiva. Roma. Auditorium Conciliazine
9 maggio (ore 17.30)10 maggio (ore 20.30)