Possibile che ogni giorno migliaia di persone provenienti da tutto il mondo visitino la Cisterna Basilica di Istanbul Yerebatan Seray, mentre a Napoli una meraviglia come la Piscina Mirabilis di Bacoli, la più grande cisterna mai costruita dagli antichi romani, sia chiusa al pubblico e sconosciuta?
Per questo il Decumani Hotel de Charme, il primo “Cultural Hotel” della città, testimonianza del Settecento napoletano coniugato alla modernità, tanto ha fatto che da dicembre è riuscito ad aprire le porte, solo ai suoi ospiti, del meraviglioso sito archeologico di Bacoli, la Piscina Mirabilis, “Cattedrale sotterranea” di suggestiva bellezza, scegliendo come guida un appassionato estimatore della storia imperiale di Roma, esperto delle avanzate tecniche dell’ingegneria romana e anche simpatico narratore di fatti e aneddoti divertenti.
Per molto tempo il sito della Piscina Mirabilis è stato interdetto al pubblico, ma la sua manutenzione non è stata mai trascurata. Per questa ragione al visitatore si aprirà uno spettacolo unico ed eccezionale, paragonabile, per effetto scenico, solo alla Cisterna di Istanbul.
 
La costruzione risale al I secolo d.C. ed è il serbatoio terminale di uno dei principali acquedotti romani, voluto dall’imperatore Augusto. L’esterno non tradisce nulla se non qualche apertura sul manto erboso. Ma già scendendo i primi gradini lo scenario che si presenta è spettacolare. Cinque lunghe navate, alte 15 metri (un palazzo di 5 piani), con enormi volte a botte e 48 ciclopici pilastri a sostenerle. L’effetto suggestivo dei raggi di luce che penetrano dall’alto crea un’atmosfera di mistico raccoglimento, proprio come le vetrate di una cattedrale gotica.
 
Ma le emozioni non finiscono qui. Si continua con una passeggiata nella storia indimenticabile lungo il litorale dove si trova il “Sacello degli Augustali”, struttura che i romani dedicarono al culto del loro imperatore. Il giro si conclude al porticciolo di Bacoli con la visita alla cosiddetta “Tomba di Agrippina”, sfortunata madre di Nerone, che dopo una fine impietosa, per mano dei sicari del figlio, non ebbe neanche la soddisfazione di una degna sepoltura. Il sito archeologico, infatti, è in realtà un teatro del II secolo d.C., unico resto di una villa romana sulla costa. La sua struttura a tre emicicli, e lo splendido paesaggio che la circonda, rendono la visita suggestiva. Info: www.decumani.com