Basta con scenate per chi deve buttare la pasta (69%); basta con inutili discussioni per chi deve lavare i piatti (61%) e stop ai soliti malumori per la scelta del menu’ (58%). In vacanza gli italiani preferiscono partire in gruppo (66%) con il sorriso sulle labbra, ma  rischiano di tornare a casa con musi lunghi e volti tirati.  Il motivo? La scelta e la preparazione dei pasti: la tavola infatti batte tutti gli altri problemi, come la mancanza di condivisione sugli orari della sveglia mattutina (54%), la scelta del programma della giornata (48%),  e i turni della doccia (37%). A generare piu’ problemi sono gli orari dei pasti (57%) e la scelta di chi deve cucinare (69%).  E’ l’ “Effetto Grande Fratello: ovvero la convivenza forzata durante le vacanze estive che mette a repentaglio anche le amicizie piu’ solide. Da chi mangia soltanto alcuni cibi (43%) a chi non sopporta di andare a fare la spesa (47%), da chi non intende sporcarsi le mani ai fornelli (69%), a chi non vuole perdere troppo tempo a ideare ricette ogni sera nuove (58%), da chi non accetta un orario prestabilito per mangiare (57%) per finire con chi non vuol sentir parlare di piatti e stoviglie da pulire (61%).  E’ quanto emerge da uno studio condotto da Polli, leader della tradizione italiana nelle conserve vegetali presente nei mercati nazionali e internazionali, su oltre 1.800 utenti di forum, community e siti web, di eta’ compresa tra i 18 e i 45 anni, e su 100 tra tour operator, psicologi e sociologi cui e’’ stato chiesto un parere sul popolo delle comitive in vacanza.
Ma perché si decide di partire in comitiva? Innanzitutto, per risparmiare (81%) e dividere i costi (77%), a cui seguono motivi meno pratici ma di primario interesse per una vacanza speciale, ovvero il divertimento (61%) e le esperienze condivise in passato (54%). Gli obiettivi, infatti, sono quelli di mantenere una sorta di tradizione perpetua nel tempo (49%) e rinsaldare ancor di piu’ un gruppo che solitamente in inverno non ha sempre la possibilita’ di viversi appieno (43%).  Agli hotel (29%) e ai bed & breakfast (41%), considerati troppo costosi (49%), con poca liberta’ (65%) e senza spazi da poter vivere in comune (71%), le comitive preferiscono alloggiare in appartamenti in affitto (59%) o nei campeggi (45%), considerati piu’ economici (88%) e piu’ semplici (74%).  Ma chi è il popolo delle comitive? Sono i giovani tra i 18 e i 25 anni (74%), gli adolescenti dai 14 ai 18 anni (67%) e le giovani coppie tra i 25 e i 35 anni (53%). Partono solitamente in gruppi da 8 (31%) o da 12 persone (23%), rare le comitive composte da meno di 8 membri (11%) e non mancano quasi mai al loro interno le neo coppiette (63%).  I rischi pero’ sono dietro l’angolo e i buoni propositi di divertimento corale vanno a farsi benedire di fronte ad una convivenza forzata. Quali sono, dunque, le soluzioni per prevenire l’effetto “Grande Fratello”? Il 61% degli esperti ritiene infatti che per far tornare il sereno basta applicarsi nella preparazione di piatti semplici e gustosi capaci di accontentare qualsiasi palato. Tutto inizia dalla spesa (46%) che non deve essere affrontata con superficialita’. Vanno ascoltate, infatti, le singole esigenze nei gusti (59%), nelle intolleranze alimentari (87%) e persino nel budget (41%). Ma il vero segreto E’ nel preparare un piatto che incontri i gusti di tutti (75%), facilmente combinabile con altre pietanze (64%), e che non richieda molto tempo (59%) e fatica (54%) nel prepararlo.  Insomma, per mantenere la pace in vacanza e’ sufficiente pensare a piatti sfiziosi con cui mettere in piedi in pochi minuti golosi aperitivi (65%) o cene (68%) capaci di far tornare il sorriso e cacciare le nubi. Non c’è infatti niente di meglio che ricreare momenti di condivisione (65%) in cui festeggiare senza l’ansia di cucinare (69%) e tramite cui risolvere le inutili discussioni (54%), malintesi tanto futili quanto rischiosi per la riuscita di una vacanza serena.