Con la fine dell’estate che si avvicina, torna anche la corsa all’ultima abbronzatura — ma dietro il desiderio di doratura c’è un bisogno più profondo (e scientificamente fondato): sintetizzare vitamina D.

Questa vitamina, fondamentale per ossa, sistema immunitario, umore e molto altro, viene prodotta dal nostro corpo quando la pelle è esposta alla luce solare, in particolare ai raggi UVB.
Il problema? La linea sottile tra “mi fa bene” e “sto esagerando”.

Ecco una guida chiara per ottenere i benefici della vitamina D, sfruttando il sole residuo dell’estate senza mettere a rischio la pelle.

☀️ 1. Perché ci serve la vitamina D

La vitamina D è coinvolta in:

  • salute ossea e prevenzione dell’osteoporosi
  • regolazione dell’umore (riduzione del rischio di depressione stagionale)
  • rafforzamento del sistema immunitario
  • regolazione di alcune funzioni ormonali e metaboliche

Eppure, molte persone ne sono carenti — soprattutto in autunno e inverno.

🕒 2. Quando prendere il sole (senza danni)

Il sole estivo è potente, ma va dosato.

Orari consigliati per una sintesi sicura:

  • Prima delle 11:00
  • Dopo le 17:00

In questi momenti i raggi UVB sono ancora presenti ma meno aggressivi.

📍 Durata dell’esposizione:

  • 10–20 minuti al giorno, braccia e gambe scoperte
  • Pelle chiara = bastano anche 5–10 min
  • Pelle scura = può servire più tempo

💡 Non serve sdraiarsi come una lucertola: basta una passeggiata al sole, scoperti il giusto.

🧴 3. E la protezione solare? Sfatiamo un mito.

Sì, puoi sintetizzare vitamina D anche con la crema solare addosso.
In condizioni reali (non da laboratorio), la protezione solare non blocca completamente la produzione.

Quindi no: non usare la vitamina D come scusa per scottarti.
Usa la protezione, scegli orari intelligenti, e tutto funziona.

🥗 4. E se il sole non basta? Si può integrare.

Nei mesi in cui il sole è meno efficace (da ottobre a marzo), l’esposizione non è sufficiente per tutti.
In questi casi si può:

  • fare un esame del sangue per valutare i livelli (25(OH)D)
  • assumere integratori su consiglio medico

Fonti alimentari di vitamina D (non bastano da sole, ma aiutano):

  • pesce grasso (salmone, sgombro, aringa)
  • uova
  • latte e yogurt arricchiti
  • funghi esposti alla luce

🧠 5. Sole sì, ma senza panico da carenza

La sintesi di vitamina D non è una gara a chi si brucia prima di settembre.
È un processo naturale che va sostenuto con:

  • buone abitudini
  • un po’ di esposizione consapevole
  • un controllo medico quando serve

Esporsi troppo non aumenta la vitamina D.
Aumenta solo il rischio di invecchiamento cutaneo, eritemi, e peggio.

🌤️ Conclusione: luce intelligente, pelle contenta

Settembre può ancora offrire luce utile, benessere naturale e abbronzatura post-vacanza (anche se sei rientrata in ufficio).
Basta uscire, scoprire le braccia, respirare l’aria calda che resta — e lasciare che il corpo faccia il suo lavoro, senza forzature né paure inutili.