Aperto alle influenze occidentali Alexandr Borodin è tuttavia un compositore profondamente russo, capace di utilizzare le forme classiche in modo completamente autonomo, ispirandosi al folclore nazionale. I quattro movimenti della Sinfonia n. 2 in si minore raccontano, infatti, scene della vita del popolo russo. Da un’adunata di guerrieri, ad un’animata festa popolare l’opera si sviluppa tra note malinconiche e passaggi grandiosi. Dopo una gestazione tormentata, la composizione fu eseguita per la prima volta a Pietroburgo nel 1877, sotto la direzione di E. Naprawnik, ottenendo uno scarso successo. Ma due anni dopo sotto la guida dell’amico Rimskij-Korsakov,  Borodin vide riconosciuto il valore della composizione. Conosciuta col nome “La Grande” per distinguerla dalla Sesta Sinfonia dello stesso compositore, chiamata “La Piccola”, anch’essa in Do Maggiore, la Sinfonia n. 9 di Franz Schubert  fu composta nell’estate del 1825 e consegnata per l’esecuzione all’orchestra della Gesellschaft der Musikfreunde che rifiutò l’incarico perchè considerata troppo difficile. La partitura fu allora accantonata e ritrovata nel 1838 da Schumann tra manoscritti abbandonati in casa del fratello del compositore. La prima esecuzione, un evento memorabile nella storia della musica, avvenne a Lipsia, nel 1839, con Mendelssohn alla direzione della Gewandhaus.    Auditorium Conciliazione, Via della Conciliazione 4domenica 6 febbraio ore 17.30lunedì 7 febbraio ore 20.30Info 800.904.560