Queste le proposte per oggi. In Sala Flaiano alle ore 18,00 il cinema svedese di Ingmar Bergman con “Luci d’inverno”.Un altro rigoroso, impietoso dramma da camera, chiuso tra una chiesa e poche case di un villaggio, quasi privo, tolta la scena del passaggio a livello, di momenti “fortissimi”, ma con una complessità non facile da cogliere. Alle ore 20,30 un classico del nostro cinema, “Divorzio all’itialiana” di Pietro Germi con Marcello Mastroianni. Moralista risentito, Germi carica qui i suoi livori di un umor nero, di una amara e invelenita buffoneria che trova negli interpreti, soprattutto in Mastroianni, il suo sfogo. Oscar per la
sceneggiatura a Ennio De Concini, Alfredo Giannetti e Germi e il premio della
migliore commedia a Cannes. In Sala d’Annunzio alle ore 18,00 a tutta animazione con “Le avventure di Peter Pan”: Alle ore 20,30 sarà proposto “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” di Elio Petri: primo capitolo della cosiddetta “trilogia sul potere” firmata da Elio Petri. “Sceneggiata dallo stesso Petri ed Ugo Pirro, autori anche del soggetto, ed interpretata da un formidabile Gian Maria Volonté (già diretto da Petri in “A ciascuno il suo” nel 1967), questa pellicola rappresenta una delle opere più importanti nella carriera del celebre regista romano, oltre che uno dei titoli maggiormente significativi del cinema italiano degli Anni ‘70, al punto da essersi aggiudicata il premio Oscar come miglior film straniero.
In Sala Di Giammatteo alle ore 20,45 è la volta de “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino con Toni Servillo: Napoli, anni ’80. Film interessante e ispirato a due personaggi reali: il cantautore Califano e il calciatore De Bartolomei. Si svolge i una Napoli diversa, spietata e cinica senza mai essere folkloristica.
In Sala Flaiano alle ore 21,00 si conclude con “Il labro di Bagdad”.Celeberrima versione tratta da un racconto de Le mille e una notte, il film nacque dall’incontro tra due grandi personalità, il regista Raoul Walsh e l’attore Douglas Fairbanks, che lo produsse e lo cosceneggiò, seppur sotto pseudonimo. Tra i film più costosi dell’epoca, soprattutto a causa di effetti speciali stupefacenti, Il ladro di Bagdad è una favolosa combinazione di avventura, esotismo e fantasia, capace di guardare alla tradizione orientale abbinandovi la fisicità straripante di Fairbanks e la solida energia di Walsh. Del film sono stati tratti tre remake, nel 1940, nel 1961 e nel 1978.




