Dopo l’annuncio dello sciopero generale del trasporto aereo, AirHelp prevede molti disagi per chi viaggerà l’8 marzo. Molte compagnie aeree sono già state costrette a cancellare alcuni voli a causa dei disagi previsti, ma ci saranno voli garantiti dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. AirHelp spiega ai passeggeri come comportarsi in caso di ritardi o cancellazioni dovute a “circostanze straordinarie”.

In questo caso, gli esperti di AirHelp hanno ricordato che ai sensi del regolamento CE 261/2004, le compagnie aeree non sono tenute a pagare risarcimenti se l’interruzione del volo è causata da scioperi del trasporto aereo, in quanto si tratta di una circostanza straordinaria. Tuttavia, AirHelp ricorda che le compagnie aeree sono obbligate a offrire assistenza ai passeggeri per i ritardi superiori alle due ore per i voli fino a 1.500km, per i ritardi superiori alle tre ore su tutti i voli europei entro i 3.500km e per le interruzioni superiori alle quattro ore sui voli di oltre 3.5000km.

A seconda dei dettagli dell’interruzione subita, le compagnie aeree devono occuparsi dei loro passeggeri finché questi non vengano ricollocati su un altro volo. Una volta constatata l’entità del disagio subito, i passeggeri hanno diritto a cibo e bevande gratuiti, all’accesso alle comunicazioni (due telefonate, utilizzo del fax e delle e-mail) e al pernottamento dove necessario.

I diritti dei passeggeri
Ad aprile del 2018 la Corte di giustizia europea ha stabilito che gli scioperi del personale delle compagnie aeree non possono essere considerati una ‘circostanza straordinaria’ e quindi possono essere risarcibili per legge. Tuttavia, gli scioperi generali del trasporto aereo sono ancora considerati una circostanza straordinaria perché non rientrano sotto la responsabilità della compagnia aerea e quindi non sono rimborsabili. “Consigliamo a tutti i passeggeri di monitorare la situazione e controllare regolarmente lo stato del proprio volo” afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp.

Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250€ a fino 600€ di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.