C’è chi medita in ritiro silenzioso su un cuscino di lino organico.
C’è chi medita con un’app dal design minimal, accompagnata da una voce australiana che sussurra “lascia andare”.
E poi ci siamo noi, che fissiamo un punto sul muro senza muoverci e decidiamo che sì, questa cosa possiamo venderla come pratica zen.
Benvenuti nel mondo della meditazione casual, dove fare nulla con una certa intenzione è già un grande passo evolutivo.
🧠 Fissare il vuoto: perché (a sorpresa) funziona
Non serve raggiungere l’illuminazione o imparare il sanscrito.
Bastano 10 minuti.
Sedersi. Respirare. Fissare un punto (muro, pianta, lavatrice accesa). Non toccare il telefono. Non fingere di meditare per Instagram.
E cosa succede?
- Il cervello rallenta.
- I pensieri urlano un po’ meno.
- Ti ricordi che esisti anche senza scrollare TikTok.
Non è assenza di pensiero. È un incontro pacifico con il tuo personale vuoto cosmico.
🪑 Come si fa (senza farsi scoprire)
- Trova un posto dove puoi “sparire” senza destare sospetti.
→ Bagno, balcone, finta call. - Siediti bene.
→ Schiena appoggiata, piedi a terra. Non c’è premio per la posizione del loto. - Fissa un punto.
→ Muro bianco, tazzina, pianta, il vuoto del calendario editoriale. - Respira.
→ Meglio se non a singhiozzo da stress. - Quando ti chiedono “che fai?”, rispondi: “Sto riorganizzando il mio sistema nervoso”.
→ Nessuno ti disturberà mai più.
⏱️ Quanto deve durare?
Tra i 3 e i 10 minuti.
Oppure fino a quando ti senti leggermente meno isterico di prima.
Non c’è un timer ufficiale. Ma c’è una soglia oltre la quale “nulla” si trasforma in “pisolino verticale”.
💡 Pro tip
- Se vuoi sembrare più avanzato, puoi dire che stai praticando gazing meditation.
Nessuno sa cosa sia, ma suona profondo. - Se invece qualcuno ti prende in giro, rispondi:
“La mia aura ha bisogno di silenzio. Tu no?”