Tra i molti film in uscita questo week-end, ecco alcuni dei titoli che vi consigliamo: Basilicata coast to coast “Sono deciso ad affrontare il viaggio cinematografico sedendomi al posto dell’autista perché dentro la mia immaginazione si è formata una storia.” Questa la dichiarazione di Rocco Papaleo al suo esordio nella veste di sceneggiatore-regista. Il suo Basilicata coast to coast è “un film sul sud” che ha l’intento di stimolare, attraverso la poesia, i propri conterranei “per uscire da una depressione che gli attanaglia e ne inibisce le potenzialità”. La storia è incentrata su un gruppo di musicisti che decide di attraversare a piedi la Basilicata (dal Tirreno allo Ionio) per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico. Una pellicola musicale, ricca di gag divertenti che pecca però nella frammentarietà del racconto. Protagonisti, oltre a Rocco Papaleo, Alessandro Gassman, nel ruolo della simpatica canaglia in crisi esistenziale; Paolo Briguglia, un giovane che ha abbandonato gli studi in medicina per un amore infranto; Max Gazzè, che per la sua prima volta sul grande schermo fa la parte di un ragazzo che ha deciso di non parlare più; Giovanna Mezzogiorno, una giornalista alla ricerca di se stessa. Departures Dopo aver vinto nel 2009 il Premio Oscar come Miglior film straniero, Departures del regista giapponese Yojiro Takita, arriva in Italia. In Giappone, il film è uno dei maggiori successi al botteghino con oltre 40 milioni di dollari. Girato nella prefettura di Yamagata, Departures racconta le “avventure” di Diago (Masahiro Motoki) che, dopo aver rinunciato alla carriera da violoncellista, si trasferisce con la moglie in campagna. Qui risponde ad un annuncio per un lavoro da aiutante in quella che crede essere un’agenzia di “viaggi”. Solo dopo il colloquio, Diago scoprirà che il lavoro assegnatogli a che fare con la preparazione cerimoniale dei corpi prima della cremazione. Il film, vera e propria perla cinematografica, tratta il difficile tema della morte e dell’amore in modo leggero riuscendo a mixare scene di comicità a momenti davvero toccanti. Simon Konianski Il regista Micha Wald, al suo secondo lungometraggio, riprende le disavventure del personaggio di Alice et moi, i suoi rapporti conflittuali con la famiglia e l’Ebraismo. Simon Konianski è essenzialmente un divertente road movie (che ricorda vagamente Little Miss Sunshine). Protagonista la famiglia Konianski. Simon (Jonathan Zaccai) , dopo essere stato lasciato dalla moglie, decide di andare al vivere dal padre Ernest (Popeck), un ex-deportato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il rapporto tra i due non è idilliaco e alla difficile situazione si aggiungono le “intrusioni” dell’anziano zio paranoico e della logorroica zia. L’improvvisa morte di Ernest, porterà la famiglia Konianski ad intraprendere un “non convenzionale” viaggio. Green Zone Matt Damon ed il regista Paul Greengrass (The Bourne Supremacy, The Bourne Ultimatum, United 93) tornano a lavorare in coppia nel loro ultimo adrenalinico thriller, Green Zone (tratto dall’omonimo reportage di Rajiv Chandrasekaran, edito in Italia da Rizzoli). Ambientato nel 2003, la pellicola tocca tematiche delicate come l’esistenza o meno delle armi di distruzione di massa in Iraq. L’ufficiale Roy Miller e la sua squadra ricevono l’incarico di scovare nel deserto dell’Iraq i depositi dove si suppone siano custodite armi di distruzione di massa. Miller inizierà la ricerca delle risposte che porteranno all’annientamento del regime o all’intensificazione dello stato di guerra in una regione politicamente instabile. Con un ritmo furioso, in un luogo altamente pericoloso, egli scoprirà che tra tutte, l‘arma più difficile da trovare è la verità.