Onora tua madre e tuo padre. Imperativo che Sean Hepburn Ferrer ha condensato nel suo lungo racconto dedicato a Audrey Hepburn: un ritratto intimo, autentico e a tratti commovente della mamma, della donna e della diva americana certamente diverso da quello finora rivelato. Una serie di ricordi fortemente emotivi, un tributo d’affetto pagato a una donna che per molti anni è stata una delle protagoniste dello star system, facendo di tutto per non esserne travolta, per riuscire a mantenere una dimensione privata autentica. Per Tea edizioni, “Audrey Hepburn. Un’anima elegante”, euro 25,00, pp. 238, 2006.

Dietro il racconto di vita di un modello inarrivabile di bellezza, fascino e leggiadria, le foto sono l’essenza più vera del libro. Alcuni scatti sui set sono indimenticabili: la sequenza del ballo in Cenerentola a Parigi, ovvero le espressioni tratte da Sabrina, My fair lady o Arianna. Momenti casalinghi e pubblici, immagini di tenerezza materna, della guerra, l’avverso destino di una fanciulla sensibile: tra queste pieghe che si può comprendere “la chiave” di lettura delle scelte importanti della sua vita. Un filo d’Arianna che la condusse sempre a “curare quel qualcosa che l’aveva accompagnata nel corso di tutta la vita: una profonda, radicata tristezza”.

Una dimensione umana che seguiamo con passione tra le pagine scritte dal figlio, che si schiude davanti alle foto: “Mia madre ha avuto una vita coronata dal successo e segnata dalle scelte giuste, la prima delle quali fu la sua carriera. Più tardi, invece, scelse la famiglia. E infine, quando noi figli eravamo ormai cresciuti e avevamo le nostre vite, scelse i bambini bisognosi di tutto il mondo: scelse di restituire quel che poteva in cambio di ciò che aveva avuto dalla vita”. Nel solco tracciato dall’attrice, il ricavato dei proventi del libro sarà utilizzato per finanziare la fondazione voluta proprio da Audrey per aiutare i milioni di bambini nel mondo meno fortunati, di cui si è occupata per anni in qualità di ambasciatrice Unicef.