Da Bach a Brahms, a Debussy, passando per Mozart e Beethoven, e altri dieci compositori, Paolo Brecciaroli ne La musica perfetta (Iacobelli) ci accompagna in un viaggio alla ricerca di musicisti “moderni”, diversi, avverte l’Autore, dai “contemporanei”:musicisti quest’ultimi “che con la loro arte sono totalmente immersi nel proprio tempo…e non riescono a farsi terzi rispetto agli stimoli, alle tematiche e persino alle poetiche in voga…non filtrano”.Diversi i musicisti “moderni” che scandiscono le tappe del nostro viaggio:questi hanno una visione “strategica” del comporre…in essi è riscontrabile l’evidente presenza di un preciso disegno, affatto personale, che sostiene la loro intera parabola creativa…per primi riescono a intravedere nuove possibili vie di sviluppo.Questa sorta di “audacia” è la chiave espositiva del libro di Brecciaroli. Non un saggio ma un piacevole racconto che vuole condurre l’ascoltatore a liberarsi del “distratto sentire ” per ritrovare il senso dell’ascoltare. L’unico modo per dare un senso al patrimonio immenso che questi artisti ci hanno lasciato. Un libro piacevolissimo per chi ama le associazioni tra musica, letteratura e arti figurative e di cui abbiamo gustato il capitolo dedicato a Chopin: Nei suoi preludi Chopin attraversa lintero mare di moti dell’anima con una prorompente capacità di sintesi-alcuni di essi durano pochi istanti-che nulla lascia però al rabberciare idee come meglio si può. Ogni quadro, perchè di questo si tratta, compiuto in sé,si rapporta  a tutti gli altri in un organismo di così vasto respiro che l’ascoltatore s’imbeve dei suoi incanti, ora violenti e compatti, ora rarefatti e onirici. Paolo BrecciaroliLa musica perfetta. Da Monteverdi a Debussy, l’eccellenza del comporre fino alle soglie del ‘900 Edizioni Iacobelli