Online, così come nel mondo reale, tutti vogliono lasciare una traccia di sé. Se in passato la produzione di cultura era però riservata a una ristretta élite di professionisti, oggi moltissima gente si dedica al lavoro creativo e condivide sul Web idee, video e tutto quanto è frutto della creatività. 
Stiamo assistendo – sostiene David Gauntlett – al passaggio da una cultura del «mettiti comodo e ascolta» a una del «fare e creare». I tradizionali modelli educativi e le forme di intrattenimento come la televisione non convincono più, e le persone preferiscono fare da sé anche per quanto riguarda l’istruzione e il divertimento. 
In un percorso appassionante tra psicologia e politica, filosofia ed economia – in cui le idee di John Ruskin si collegano ai video di YouTube e quelle di William Morris all’etica della condivisione al tempo del Web 2.0 e di Wikipedia – Gauntlett mostra come questo passaggio sia fondamentale per la felicità e la sopravvivenza stessa delle nostre società.

David Gauntlett  La società dei makersLa creatività dal fai da te al Web 2.0  
Marsilio