Factual, reality e makeover– Lo spettacolo della trasformazione nella televisione contemporanea,questo il titolo del nuovo libro inserito nella collana Cinemaspanso(diretta da Christian Uva) di Bulzoni Editore. A curare questoimportante e necessario volume, ricco di contributi, sono Marta Perrotta(ricercatrice in Cinema Fotografia e Televisione presso l’Università Roma Tre)e Veronica Innocenti (ricercatrice in Cinema Fotografia e Televisionepresso l’Università di Bologna).Ma cos’è un factual? SecondoAnnette Hill “factual è un modo veloce per indicare tutto ciò che intelevisione non è fiction”. Un termine nuovo che raccoglie tutti quei programmidi lifestyle e makeover che riempiono i palinsesti digitali e non solo. Adifferenza dei reality show, i factual affrontano gli interessi “banali” dellasocietà (come cucina, fai da te, moda e trucco, auto) concentrandosisull’intimità dei luoghi, delle persone e delle relazioni. Frutto dei nostritempi incerti, ecco moltiplicarsi programmi di successo come, solo per citarnealcuni, SOS Tata, Cucine da incubo, Ma come ti vesti?,format che presuppongono una forma di trasformazione dei loro protagonisti o“eroi passivi” come li definisce Paolo Taggi.Le curatrici e gli autori deisaggi contenuti nel volume indagano se la popolarità di questi programmi siafunzionale alla loro economicità oppure alla manifestazione di una profondatrasformazione culturale. Factual, reality e makeover si snodaattraverso tre macro-aree. Nella prima esplora questo genere di programma dalpunto di vista dei contenuti, dei linguaggi e delle strategie editoriali. Nellaseconda ci spostiamo dall’ambito accademico. I saggi contenuti si concentranosulla questione dell’adattamento di format stranieri al contesto italiano edella loro produzione. Nella terza e ultima sezione si analizzano questiprogrammi dal punto di vista socio-antropologico.Conclude il volume l’attentapostfazione di Paolo Taggi (autore tv e docente Narrative Design all’UniversitàCattolica del Sacro Cuore di Milano) che analizza come i makeover sianoincentrati  sulla trasformazione e ilcambiamento, “prezzo da pagare per ottenere la certificazione di visibilità.” L’autore prosegue chiedendosi seil futuro dei makeover non fosse in chi è guardato ma in chi guarda ovvero glispettatori ai quali viene offerto “ciò che più desiderano … che gli facciaintuire il barlume lontano della felicità”.