Il generale siriano Mohammed Suleiman, 49 anni, braccio destro del presidente Bashar al Assad è stato assassinato su una spiaggia siriana da un cecchino a bordo di uno yatch. La morte di Suleiman, incaricato di mediare con l’organizzazione dei musulmani sciti libanesi, Hezbollah, apre inquietanti scenari sulla crisi del regime di Damasco e sui suoi rapporti con Iran e Israele.