L’Iraq è colpito da un’ondata di violenza che ha fatto oltre cento morti in tre giorni. Gli scontri evidenziano la volontà dei ribelli di sfidare le autorità irachene che dovranno garantire la sicurezza nel paese, dopo il ritiro delle forze militari statunitensi previsto per il 30 giugno. Secondo fonti ospedaliere e dei servizi di sicurezza, trentuno persone, tra cui tre liceali e un bambino, sono morti ieri in una serie di attentati a Baghdad e dintorni. Sabato scorso, un camion pieno di esplosivo è saltato in aria nella provincia di Kirkuk, uccidendo sessantadue persone. Le autorità irachene si stanno preparando ad affrontare ulteriori attacchi da parte dei ribelli che vogliono compromettere il passaggio di potere dalle forze statunitensi a quelle locali.