Dopo il successo delle repliche dello scorso anno, riprende al Teatro Belli – dal 19 al 31 ottobre p.v. – lo spettacolo Confessioni di una mente criminale, viaggio nella periferia romana degli anni ’70 sulle tracce di un criminale piccolo piccolo.Tratto da una storia vera, già trasformata in romanzo da Danilo Pennone e ora riadattata per il teatro da Alfredo Angelici per la regia di Marcello Cotugno, lo spettacolo racconta una tranche de vie di un delinquente di serie B, uno di quelli che, convinti di poter dominare la città, ne rimangono invece stritolati.Il protagonista, Natalino, è infatti figlio di un quartiere ai margini, in cui le scelte di vita sono obbligate e le strade già segnate in partenza. Cresciuto inseguendo il miraggio del denaro facile, condivide i giorni e le tragicomiche imprese con altri giovani malavitosi che, come lui, cercano nella banda un riscatto sociale e finscono, spesso, alla deriva.Dopo la tenitura dello scorso anno nello storico teatro trasteverino, lo spettacolo è stato rappresentato all’interno della Casa Circondariale di Rebibbia, con l’intenso coinvolgimento emotivo dei detenuti, ed è stato poi programmato nell’ambito della “Settimana contro il Bullismo”, davanti a 1500 studenti di quartieri a rischio. Le musiche dal vivo di Marco Turriziani e una galleria di personaggi complementari che interpretano le diverse anime di questo microcosmo marginale accompagnano il protagonista in un monologo in bilico tra teatro civile e pop entertainment.




