Ieri sulla stampa italiana circolava la notizia, tinta di polemica, riguardante lo slittamento di una settimana (dal 29 febbraio al 7 marzo) del termine ultimo per l’uscita nei circuiti commerciali dei film che concorreranno ai premi David di Donatello 2008. Il motivo? Non lasciare fuori il nuovo film di Carlo Verdone Grande grosso e Verdone in uscita il 7 marzo.A “spingere” per lo slittamento una lettera di Aurelio De Laurentis, produttore del film di Verdone e vicepresidente dei David, che chiedeva un’eccezione per far rientrare il film del regista romano. La richiesta era stata “accettata” (con 11 favorevoli, 7 contrari, 4 astenuti) dal Consiglio. Oggi a sorpresa è intervenuto sul presunto favoreggiamento lo stesso Carlo Verdone che, cadendo dalle nuvole, ha dichiarato al Giornale di non saperne nulla. Ha inoltre aggiunto che l’iniziativa era partita dal suo produttore, Aurelio De Laurentis, che aveva posticipato l’uscita del film a marzo “per non pestare i piedi a nessuno” (Caos Calmo; Parlami d’amore…).Per evitare “l’ennesima lite condominiale da quattro soldi” Carlo Verdone ha deciso di ritirare Grande grosso e Verdone dalla corsa ai David di Donatello chiedendo di ritenere nulla la proposta di deroga. Ha inoltre aggiunto di considerare umiliante leggere che avrebbe bisogno di aiuto, lui che nella sua carriera non ha mai ricevuto spinte da nessuno.