Un incontro tra due mondi femminili, apparentemente opposti ma accomunati dallo stesso destino. Una vicenda che, prendendo spunto dal tema di Salomè, celebre figlia di Erodiade concupita da Erode, intreccia le vite delle due protagoniste, che, diversissime per storia personale, ceto sociale e orizzonte culturale condividono una situazione emotiva borderline.Entrambe, infatti, vengono da matrimoni sbagliati, conflittuali e privi di figli. Motivi diversi – aborto e sterilità – negano alle due donne la maternità: insoddisfazioni, follia e rivendicazioni diventano allora il pane quotidiano delle loro vite.I loro mariti, d’altra parte, non sembrano aver assolto al ruolo di uomini in senso archetipico: mentre Max, compagno di Veronica, attrice di teatro, è la causa della perdita del bambino concepito dalla coppia, Giovanni, marito di Desideria, barista, ha per anni incolpato la moglie di infertilità scoprendosi poi sterile. Il retrobottega di un bar, il lercio che impera, la presenza inquietante di un uomo ubriaco al tavolo, incapace di relazionarsi a quanto accade sotto i suoi occhi. La figura di Salomè aleggia nello squallido magazzino, quasi a evocare una ribellione interiore, una reazione che si compie quando la vita diventa sincronica e non più casuale: una borsa di paglia, un segreto, un mistero, l’urgenza di un amore senza fine.L’incontro notturno cambierà definitivamente la vita delle due protagoniste, che troveranno l’una nell’altra l’energia del riscatto. Il maschio resterà indietro sconfitto, ossessionato dall’inseguimento di una nuova identità e di un più elevato status sociale.  La messa in scena fa convivere una dimensione tragicomica con un’atmosfera dark lynchiana. Lungo il confine invisibile che divide Una notte di Salomé in due atti, lo spettacolo scivola dal brillante al grottesco fino al pulp. Le musiche dei Legendary Pink Dots, di Bobby Vinton, dei Former Ghosts e le luci che digradano dai toni più cupi a quelli più algidi dilatano lo spazio scenico accompagnando lo spettatore in un viaggio emozionale. E, come direbbe David Lynch, “la donna è dentro il radiatore”.  Teatro “Lo Spazio”
Via Locri 42, Roma (zona San Giovanni)
Da mercoledì 20 a domenica 31 Ottobre 2010
Dal martedì al sabato ore 21.00 – Domenica ore 17.00
Biglietti intero 12 €   Ridotto 7 €
Due spettacoli al prezzo di uno:
Col biglietto dello spettacolo è possibile andare al Teatro Belli, dal 20 al 31 ottobre, ed avere in omaggio un biglietto (2×1) per lo spettacolo
“Confessioni di una mente CRIMINALE”