Prima ‘Negazione’, poi “Passione”. La strada di Giovanni Pellino, in arte Neffa (in omaggio a un ex calciatore paraguayano, ex della Cremonese), è stata sempre costellata di novità musicali, tutte però legate da un filo rosso marchiato ‘soul singer’. Dall’hardcore all’hip-hop il cantante bolognese (ma di origini partenopee) ha attraversato diversi universi sonori caratterizzando le sue esperienze con la continua ricerca e la costante sperimentazione. Fino a vestire del tutto e legittimamente la veste di cantante a tutto tondo. ‘Jeff’, pseudonimo utilizzato da Neffa negli anni Ottanta, è stata la prima pietra: dopodichè arrivano gli ‘Impact’ di Ferrara e, soprattutto, i ‘Negazione’, band con la quale l’artista romagnolo ha messo in evidenza le sue doti nella scena punk europea, fino ad affacciarsi sul panorama americano. ‘Sangue Misto’ è stato l’altro gruppo decisamente importante del quale il cantante ha fatto parte (dopo l’esperienza degli ‘Isola Posse All Stars’, gruppo cardine di quella stagione che ha dato il via al fenomeno delle ‘posse’ e del primo rap italiano), band autrice del ben noto “SXM”. Ultimo noto lavoro prima dell’attuale definitiva ‘mutazione’ è stato quello firmato con i ‘Messaggeri della Dopa’. “Passione” è il brano con cui Neffa girovaga fra le radio in questo momento: “Siamo in un soffio di vento che già se ne va” canta fra le frequenze – con aria da “Amado mio” – l’autore del sanremese ‘Le ore piccole’, che da qualche settimana sta presentando in tour nei club d’Italia (luoghi che per l’artista sono “più a contatto col pubblico”) il suo ultimo lavoro, ‘Alla fine della notte’, contenente 13 brani tra i quali, oltre il già citato “Passione”, i fortunati e suonatissimi in radio “Cambierà” e “Il mondo nuovo”. Terzo disco, questo, da one man band, un lavoro che segna, in parte, un ritorno alle sonorità black di una decina di anni fa: “Sono tornato ad ascoltare la musica che sentivo quando ero più giovane – ha dichiarato l’artista – musica black, ma anche i classici come ‘Beatles’ o ‘Rolling Stones’”. “Saturno contro”, ultimo lungometraggio di Ferzan Ozpetek, è stato il primo ‘contenitore’ di “Passione” ad essere aperto (il brano chiude legittimamente il film). Una collaborazione inaspettata per Neffa, che ha preso parte alla realizzazione dell’intera colonna sonora dell’affascinante pellicola: “Proprio mentre litigava al telefono per il film Ferzan ha visto passare in televisione il video di “Il mondo nuovo”, e gli è piaciuto così tanto che ha deciso all’istante di scegliermi”. Una bella e meritata fortuna per il cantautore, il quale ha annunciato che dal prossimo lavoro in poi si firmerà come realmente è registrato all’anagrafe: “Ho quasi quarant’anni e sono un po’ troppo cresciuto per tenermi un nome d’arte che assomiglia a quello di una merendina…”. Certamente uno come lui che sperimenta costantemente non potrà dirsi mai ‘scaduto’.