Si sono spese molte parole su Beethoven e sul valore artistico delle sue opere e non saremo noi ad aumentare la lista di aggettivi utilizzati per descrivere il genio di questo artista. Si potrebbero riempire pagine e pagine analizzando i suoi Concerti e le sue Sinfonie ma questo non basterebbe a descrivere l’emozione che si prova nell’ascoltarle.

Non a caso non vogliamo fare l’ennesimo l’elogio alla grandezza di Ludovico Van, come era solito appellarlo l’Alex del film “Arancia Meccanica” di Kubrick. Ma far notare che l’immortalità dei grandi artisti non è solo merito della loro grandezza ma è anche di quegli uomini che, con coraggio e determinazione, riportano nelle sale da concerto, e non solo, quella magnificenza divina che solo la buona musica può trasmettere.

Ed è grazie a uomini come Francesco La Vecchia e l’Orchestra Sinfonica di Roma che gli “appassionati” possono godere di questo spettacolo. In tempi in cui il pessimismo aleggia nei confronti di una società malata è bello poter vedere l’entusiastica risposta di pubblico che numeroso affolla ogni sera l’Auditorium Conciliazione. Unico rammarico è che l’età media sia un ancora un po’ troppo alta per sperare in un futuro roseo.

Grande successo hanno riscosso i solisti (Gesualdo Coggi, Nemanja Radulovic, Tiina Karakorpi, Sunhee You, Fabio Casanova, Chiara Bertoglio) che si sono esibiti nei Concerti per pianoforte e orchestra di questo prologo di stagione dedicato ad un singolo autore. Felice idea che si ripeterà negli anni successivi.

Segnate quindi sulla vostra agenda mercoledì 1 e sabato 4 novembre come gli ultimi due appuntamenti per poter ascoltare la Sinfonia N.1 e la Sinfonia N.5, in programma mercoledì, e la Sinfonia N.9 con il Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano, in programma sabato.