Una donna si è fatta esplodere vicino alla città di Vishvamadu nel nord dello Sri Lanka, provocando 28 morti, di cui venti soldati, e oltre 90 feriti. La donna viaggiava insieme a un gruppo di profughi interni scortati dall’esercito. Oltre 20mila persone hanno dovuto lasciare la zona dei combattimenti nei giorni scorsi e sono circa 200mila quelle ancora intrappolate tra l’esercito e i ribelli.