È per sabato 4 novembre alle ore 20.30 all’Auditorium Conciliazione di Roma, l’appuntamento conclusivo del ciclo di serate che ha visto come protagonista l’ “amato immortale”: Beethoven. In programma la Sinfonia N.9. Ad eseguirla l’Orchestra Sinfonica di Roma, diretta dal Maestro La Vecchia, accompagnata dal Nuovo Coro Lirico Sinfonico. Presenti anche Anita Selvaggio (soprano), Federica Proietti (mezzosoprano), Riccardo Zanellato (basso), Christian Elsner (tenore).

La Nona Sinfonia venne commissionata dalla Philharmonic Society di Londra nel 1817 e completata nel febbraio del 1824. La premiére ebbe luogo il 7 maggio 1824 nel Teatro di Porta Corinzia a Vienna. L’esecuzione diede spunto a numerosi aneddoti incentrati sulla sordità di Beethoven. La Sinfonia è composta da quattro movimenti: il primo “Allegro ma non troppo, un poco maestoso”; invertendo l’ordine classico dei movimenti Beethoven inserì al secondo posto lo “Scherzo (Molto Vivace)”; a seguire l’ “Adagio molto e cantabile” di disarmante dolcezza; conclude la Sinfonia il “Finale”. Il “Finale” rompe gli schemi con la tradizione per la sua struttura libera e asimmetrica. Si apre in maniera irruenta, prosegue con il “tema della Gioia” che riecheggia in tutti gli strumenti dell’orchestra fino a concludersi con i solisti e il coro che intonano l’ “Ode alla Gioia” di Schiller.

I cineasti più incalliti ricorderanno che proprio il secondo e il quarto movimento, inseriti come temi principali della colonna sonora del film “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick, contribuirono a rendere celebre il film.

Imperdibile!