In un’epoca di eroi, appare il più potente tra tutti i guerrieri: Beowulf. Dopo aver annientato il potentissimo demone Grendel, si imbatte nella furia della madre spietata immortale e seducente, che userà qualsiasi mezzo per assicurarsi la vendetta. L’epica battaglia che ne consegue echeggia attraverso i secoli, rendendo immortale il nome di Beowulf. Il regista premio Oscar® Robert Zemeckis racconta la più antica epopea esistente in lingua inglese usando la più avanzata tecnologia, innovando il linguaggio cinematografico grazie alla magia del live-action arricchito dalla lavorazione digitale. Diverso da qualsiasi altra proposta di quest’anno, La leggenda di Beowulf è il risultato di una ricerca durata dieci anni, condotta dall’autore di bestseller del New York Times Neil Gaiman (autore dei romanzi illustrati Mirrormask e Sandman) e dallo sceneggiatore premiato con un Academy Award® Roger Avary (Pulp Fiction), per adattare il mito al grande schermo. Con il Real D, il Dolby Digital 3D e l’IMAX 3D Beowulf offre un’esperienza ineguagliabile in grado di riportarvi indietro all’epoca degli eroi. Un cast stellare capeggiato da Ray Winstone (The Departed) nel ruolo del protagonista. Con lui, il vincitore del premio Oscar® Anthony Hopkins nei panni del crudele Re Hrothgar, John Malkovich, Robin Wright Penn e la vincitrice dell’Oscar® Angelina Jolie nei panni della madre di Grendel.I costumi sono di Gabriella Pescucci.  Francamente, niente del poema originale mi affascinava. Mi ricordo che dovevo leggerlo come compito a scuola e non ero in grado di capirci niente perché era scritto in inglese arcaico ammette Zemeckis che, dopo aver presentato il film innovativo Polar Express nel  nuovo formato da lui sviluppato chiamato performance capture, si è reso conto che questa nuova forma di lavorazione artistica sarebbe stata perfetta per l’epopea di Beowulf. Un racconto popolato da personaggi sovrumani – grandi eroi e demoni – e battaglie spettacolari, il tutto sullo sfondo di una terra mitica. Le qualità della performance capture riguardano meno la tecnologia e più gli attori. Una miriade di sensori viene applicata ai loro volti e ai loro corpi, attraverso delle tutine aderenti in licra, così che le performance degli attori possano essere “catturate” e inserite in un computer. Tutta l’azione si svolge in una scatola invisibile chiamata “volume”, suddivisa in quadranti che possono ospitare 40 cineprese. Più specificatamente il volume è l’area sulla quale sono puntate tutte le cineprese, all’interno della quale possono essere catturati i dati relativi ai volti e ai corpi. Le riprese o “battute” derivanti dalle diverse sessioni di performance capture possono essere montate e amalgamate, mescolate e combinate e, il risultato può essere quello di una nuova e straordinaria forma espressiva, per niente “cartoony”, legata piuttosto alla effettiva creatività espressa dagli attori e dal regista. L’uscita cinematografica (16 novembre) de La Leggenda di Beowulf  segna l’esordio in Italia di un film in motion capture proposto con la magia della terza dimensione. Infatti in alcune sale del nostro paese (Multiplex Arcadia – Melzo (MI); Cinecity  – Limena (PD); Cinecity – Trieste; Cinecity – Silea (TV); Cinecity – Pradamano (UD); Multiplex Giometti – Fano (PU); Multiplex Giometti – Porto S.Elpidio (AP); Multiplex Giometti – Rimini) sarà proiettato in formato Digitale 3D offrendo agli spettatori la possibilità di essere avvolti dalle immagini ed entrare letteralmente nel film.