Le bevande vegetali fino a qualche anno fa, nei supermercati erano, timidamente, inserite a fianco del latte a lunga conservazione e c’erano giusto un paio d’opzioni, ossia quella di soia e quella di riso. Oggi le bevande vegetali (ma anche i dessert e gli “yogurt”) si sono moltiplicate, al punto da guadagnarsi uno spazio dedicato, sia sugli scaffali dei prodotti a lunga conservazione sia nei banchi dei freschi.

Un risultato importante, perché conferma come i sostituti di latte e derivati siano diventati una categoria a se stante anche nella mente di chi fa la spesa. Per adempiere a questo ruolo, piuttosto impegnativo, è necessario che l’assortimento sia talmente ampio da coprire tutte le occasioni d’uso e gli utilizzi di latte e yogurt in cucina. Ed è quello che sta accadendo.

Perché piacciono tanto?
Le bevande sono state lanciate inizialmente nella versione a lunga conservazione e poi sono arrivare quelle fresche pastorizzate. Gli “yogurt”, dapprima erano proposti solo nei gusti classici, mentre oggi si può gustare addirittura lo “yogurt alla greca” ma 100% vegetale. I dessert a base di bevande vegetali fanno concorrenza, per golosità, ai budini tradizionali e ai dolci freschi al cucchiaio.

Le bevande e gli “yogurt” vegetali piacciono non solo perché sono più facilmente digeribili per alcune persone o perché considerate animal friendly, ma anche per il loro profilo nutrizionale (come l’arricchimento in vitamine), la ricetta in genere “pulita” (quando di produzione biologica niente aromi o coloranti) e la qualità degli ingredienti (per esempio mandorle italiane, soia non ogm).

Di recente a essere valorizzato, anche in etichetta, è il tenore proteico di questi prodotti, che così vengono collocati nel filone vincente degli alimenti ricchi in proteine vegetali. Tutte novità che si inseriscono nelle tendenze di maggior successo dell’innovazione alimentare, ossia quelle del free from, del rich in e dell’italianità dei prodotti. La provenienza della materia prima, infatti, così come la produzione biologica, sono vissuti come valori aggiunti importanti e il fatto che alcuni produttori indichino in etichetta il controllo di filiera conferma la volontà di informare e rassicurare i consumatori.

Le bevande più trendy
Le nuove tendenze in questo settore hanno portato alla creazione di bevande dalla consistenza sempre più vellutata, dal gusto delicato e “rotondo” e quindi sempre più simili per consistenza e sapore al latte di mucca. Ci sono molte proposte, che spaziano dai cereali (avena, grano, orzo, miglio) ai legumi (lupini, piselli, arachidi, soia), dalla frutta esotica (come il cocco) o oleosa (mandorle o nocciole) ai semi (canapa e quinoa) e che permettono di variare l’alimentazione sia nel sapore che nell’apporto nutritivo.

È così che si sta evolvendo il mondo delle bevande vegetali, che si propongono come veri e propri drink dissetanti e gradevoli (soprattutto nelle versioni aromatizzate, ad esempio al cioccolato), da soreseggiare non solo a colazione ma durante tutta la giornata. E in molti casi perfette da utilizzare anche a caldo, per frappè, frullati, caffè macchiati e cappuccini.

Grande successo degli “yogurt”
La stessa versatilità delle bevande vale anche per il comparto degli “yogurt” vegetali che hanno debuttato proponendo gusti alla frutta o ai cereali molto popolari e poi hanno ampliato l’offerta, puntando su ingredienti golosi (come il pistacchio) o ricette stagionali (come la pesca in estate). Nel vasto assortimento troviamo anche gli “yogurt” vegetali probiotici, ossia caratterizzati dalla presenza di ceppi batterici selezionati che arrivano vivi e vitali nell’intestino (come il Bifidus) e arricchiti con calcio e vitamina D, in modo da replicare la composizione dei probiotici “classici” ma senza ingredienti di origine animale o lattosio.

Un altro filone di successo è quello degli “yogurt” a base di cocco: questo frutto esotico sta vivendo in Italia una grande popolarità che ha coinvolto le varie forme in cui viene proposto, dalle bevande all’acqua, arrivando a creare una vera e propria nicchia di mercato ricca anche di “yogurt”, creme e prodotti vari. Ma il maggior successo degli ultimi anni è stato il boom dello yogurt greco che è arrivato anche nell’universo dei “latticini” vegetali, dove sono presenti prodotti greek style, al naturale e a gusti diversi. Questa sorta di “yogurt” veg rappresentano uno snack saziante e bilanciato, ma anche un ingrediente da utilizzare per realizzare ricette vegane e non solo.

Per finire, golosi dessert
Se entriamo nell’universo di creme e dessert vegetali ci si affaccia un regno di puro piacere. Sempre prodotti a partire da bevande vegetali, possono essere al naturale oppure arricchiti con cacao, cioccolato, frutta fresca o a guscio, solo per fare qualche esempio. Sono rivolti a vegani e intolleranti al lattosio ma non solo e si propongono come piccoli piaceri da gustare, cucchiaio dopo cucchiaio, per concedersi una dolce coccola.

FONTE: CUCINA NATURALE