Fra i nomi più famosi, partendo da Pontedera il tributo si deve alla cioccolateria Amedei (www.amedei.com)che ha vinto quest’anno per la seconda volta il «Golden Bean», l’Oscar del cioccolato, con il prodotto “9”: un blend 75% cacao da nove piantagioni diverse, caratterizzato da un profumo fresco agrumato e da un gusto lungo. A pochi chilometri da Pontedera, precisamente a Cascine di Buti, la sosta è dovuta alla torrefazione Trinci (www.impressioni.it) il cui cioccolato è riconoscibile fra mille per la perfetta tostatura delle fave di cacao (presenti in frantumi nel cioccolato) e l’assenza del concaggio – procedura che elimina i difetti ma, secondo Trinci, fa disperdere anche i pregi.Un salto a Pisa è poi di dovere perché lì ci sono Paul de Bondt e Cecilia Iacobelli (www.debondt.it), freschi vincitori del “tavoletta d’oro” 2011 per le migliori tavolette aromatizzate e la migliore tavoletta fondente. E se la prestigiosa guida “The chocolate companion” li ha collocati fra i 15 migliori cioccolatieri al mondo un motivo ci sarà… vale dunque la pena scoprirlo.Ma è fra Pistoia e Prato che pulsa il cuore della “valle del cioccolato”. Un salto a Prato alla pasticceria Mannori (www.cioccolateriamannori.com) è d’obbligo, prima di perdersi nelle delizie della Ditta Slitti (www.slitti.it) di Monsummano Terme. Qui da più di 40 anni, la famiglia Slitti lavora caffè e cioccolata ad altissimi livelli. Amore per il proprio lavoro, dedizione, accurata scelta delle materie prime sono il segreto del loro successo e lo storico locale è ormai una tappa d’obbligo per i gourmet più raffinati che desiderano assaporare le prestigiose miscele di caffè o immergersi nel profumo inebriante di un grande assortimento di cioccolato. Infine, sulla montagna pistoiese inizia la storia di Roberto Catinari (www.robertocatinari.it), il pioniere che nel 1974 ha lanciato in Toscana la lavorazione del cioccolato. Si deve a questo artigiano, che prima di tornare in Italia ha lavorato come pasticcere per 20 anni in Svizzera, se la Toscana è divenuta la culla del cioccolato per eccellenza e il suo negozio-bottega, sulla via Provinciale di Agliana, è degna meta di appassionati da ogni parte del mondo. Oltre il cioccolato, però, Pistoia merita una menzione per altre due specialità dolciarie tipiche locali dal gusto inimitabile, che vedono nella Famiglia Desideri (www.cialdedesideri.it) di Chiesina Uzzanese il miglior rappresentante. La prima specialità sono le Cialde di Montecatini, dolce tipico dell’omonima città termale che – seguendo una ricetta tradizionale che si tramanda di padre in figlio – vede racchiuso tra due sottilissime sfoglie un ripieno composto di mandorle pugliesi. La seconda, il brigidino di Lamporecchio: un prodotto tipico della campagna toscana che altro non è che una sfoglia croccantissima di sole uova, anice, zucchero e farina 00 e con il quale la famiglia Desideri, nel 1911, vinse il premio medaglia d’oro alla fiera campionaria di Milano.Informazioni:www.fattoria-casalbosco.comwww.hotel-demidoff.it