La composizione  de “Le Sette ultime Parole di Cristo sulla Croce” venne commissionata nel 1785 a Franz Joseph Haydn dal vescovo di Cadice (Andalusia, Spagna) come lavoro orchestrale da eseguirsi nel contesto della Settimana Santa. Il risultato furono «Sette sonate con un’introduzione ed al fine un terremoto», che vennero eseguite probabilmente il venerdì santo del 1786 nella chiesa sotterranea di Santa Cueva.  L’esecuzione dell’opera ebbe un tale successo da convincere Haydn, in seguito, a predisporre altre stesure strumentali: una in forma di grande oratorio per soli, coro ed orchestra; una per pianoforte solo; infine, una versione per quartetto d’archi, nella quale ogni numero è preceduto dalle parole di Cristo nella versione latina. La musica delle sonate delinea lo stato d’animo di Gesù, del buon ladrone, di Maria e Giovanni, dei crocifissori: Colpisce l’uso frequentissimo delle note ribattute, quasi a sottolineare i colpi ricevuti, lo stillare delle lacrime, sudore e sangue, il continuo pulsare del dolore. Dominata da tale profondo afflato emotivo, peraltro unito all’assoluta perfezione formale dell’impianto quartettistico, l’opera risulta a tutt’oggi uno dei massimi capolavori del genere. Una donna semplice, fragile, umanissima: questa è la Vergine Maria descritta da Alda Merini che pubblicò il suo “Magnificat, un incontro con Maria” nel 2002. Autrice straordinaria della poesia contemporanea, la poetessa milanese riesce con le sue liriche ad evocare l’interiorità di Maria che è sangue, dolore, emozione, ma anche spirito e armonia impalpabile con ogni essere vivente.    Giovedi 21 aprile ore 20.30 venerdi 22 ore 20.30 Auditorium ConciliazioneVia della Conciliazione 4Info 800.904.560