Una recente e inaspettata novità sul COVID è che la disbiosi (cioè lo squilibrio della flora batterica intestinale) possa essere considerata un fattore di rischio per l’infezione da COVID-19.
Oltre all’anzianità, a varie malattie croniche o allo stress che condizionano i deficit immunitari, anche lo squilibrio intestinale è ormai considerato una componente importante per agevolare l’ingresso del virus SARS-CoV-2 nel nostro corpo.
A conferma del ruolo dello squilibrio intestinale nei fattori di rischio del contagio da COVID-19 c’è uno studio di settembre 2021 uscito sulla prestigiosa rivista Journal of Medical Virology.
Ulteriori ricerche hanno definito, inoltre, i sintomi devastanti del Post-Covid che riguardano spesso l’apparato gastroenterico: stanchezza, inappetenza, disturbi metabolici e malassorbimento, dolori muscolari, diarrea, eruzioni cutanee ecc.
Da questi studi si evince che un microbiota intestinale sano possa mantenere un sistema immunitario in equilibrio, pronto a neutralizzare gli attacchi virali di SARS-CoV-2 e ad aiutare nel recupero Post-Covid.
In tale contesto, alcuni probiotici, batteri “buoni” che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel recupero post-Covid e possono quindi aiutare a prevenire (o curare) la malattia da Coronavirus.