Dicembre è il mese in cui anche chi predica lentezza accelera senza rendersene conto.
Un evento, un regalo, un appuntamento, una riunione che “tanto dura poco”, una cena da incastrare, e poi?
Il calendario si ingorga, la testa si riempie, il corpo tiene finché può. Poi scoppia sotto forma di emicrania, insonnia, digestione incerta o pianto improvviso davanti a una pubblicità di pandoro.

E se provassimo a fare il contrario?

Rallentare prima delle feste.
Non per mollare tutto, ma per non farci mollare da noi stessi.

🧘‍♂️ 1. Micro-pause reali: 5 minuti ogni 90

Non servono vacanze alle Maldive. Serve alzarsi dalla sedia, distogliere lo sguardo, respirare, allungare le braccia, spegnere il cervello.

→ Ogni 90 minuti di attività mentale o fisica, 5 minuti veri di disconnessione.
Senza schermo. Senza scroll. Senza multitasking.

È come svuotare il cestino del desktop: invisibile, ma necessario.

🫖 2. Il tè come scusa per fermarsi (davvero)

Non è la bevanda, è il gesto: scaldare l’acqua, aspettare, versare, tenere la tazza tra le mani.
È un tempo lento, che non serve a nulla.
Ed è proprio lì che serve.

Trovati una tazza bella. Rendila il tuo “timer di sosta”. Nessuno può discutere con una tisana in mano.

🚶 3. Camminate brevi e non atletiche

No, non serve contare i passi.
Una passeggiata lenta, anche solo intorno all’isolato, senza cuffie, senza obiettivi, senza scuse.

→ Ristabilisce un contatto col corpo e disintossica dalla logica dell’efficienza.

Il cervello ha bisogno di cose semplici per funzionare bene. Tipo camminare e guardare un albero.

📵 4. 1 ora off ogni sera

Difficilissimo? Appunto.
Per questo funziona.
Spegnere tutto (davvero tutto) per un’ora al giorno, soprattutto prima di dormire, aiuta a ripristinare il senso delle proporzioni.

→ Niente mail, niente chat, niente “controllo veloce” della lista regali.
Stai.
Leggi.
Respira.
Spegni.

Non è una privazione. È un atto di ribellione gentile.

💡 5. Fai spazio a qualcosa che non serve a niente

Disegna. Suona. Cucina senza fotografare.
Fai una lista inutile. Scrivi pensieri.
Decora una finestra. Annusa una candela.

Non deve essere utile. Deve solo esistere.

Il cervello è un muscolo creativo: se lo nutri solo con doveri, ti restituirà solo fatica.

🎯 Le pause non sono vuoto. Sono manutenzione.

Non sono tempo perso, ma tempo guadagnato in lucidità.
Chi rallenta prima, arriva alle feste con la testa ancora sua, senza dover fingere entusiasmo mentre sogna il silenzio.

Quindi sì: è dicembre, c’è tanto da fare.
Ma c’è anche da restare presenti, interi, vivi.
E questo inizia da una pausa. Magari adesso.