Non sono turisti perché vicino a Via Veneto vi abitano. Non apprezzano che gli facciate visita. Unica richiesta: godere delle bellezze del luogo in piena serenità. Si arrampicano sugli alberi, si rincorrono e ringraziano delle migliaia di opportunità che l’abitare in pieno centro offre. Stiamo parlando dei ratti che hanno trovato fissa dimora tra le radici di un albero e nei tombini di Via Campania (angolo Via Veneto). Nell’immaginario comune la presenza di questi pericolosi roditori è associata maggiormente alle zone fluviali della capitale (Tevere e Aniene), alle zone dei mercati e dei ristoranti. Scopriamo invece con disgusto che, tra l’indifferenza degli abitanti del luogo, i ratti sono presenti anche nella zona di Roma dove il lusso, l’apparente ordine e pulizia sono di casa. Molte volte basta girare l’angolo e un’altra realtà si apre davanti ai propri occhi: in pieno centro una colonia di ratti vive indisturbata. Le foto riportate documentano l’attuale situazione tra i cassonetti in Via Campania. Se si pensa alle malattie che un morso di ratto può trasmettere all’uomo vengono i brividi. Rabbia, tifo e peste. Per non parlare di toxoplasmosi e leptopirosi. Ma chi dovrebbe occuparsi a Roma di un’eventuale derattizzazione? L’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Roma. Nel febbraio 2006 sul sito www.assessoratoambiente.it compariva la seguente news: “Lotta ai topi, in tutti i quartieri. Questo Assessorato ha rimodulato la convenzione stipulata con l’AMA, implementando il fondo per le derattizzazioni e disinfestazioni con 190 mila euro, pari a 10 mila euro per ogni Municipio. L’Assessore all’Ambiente Dario Esposito ha quindi scritto a tutti i Presidenti dei Municipi invitandoli a contattare l’AMA al fine di programmare gli interventi, precisando che i fondi sono immediatamente disponibili per coprire 380 interventi, in aggiunta a quelli già programmati ed eseguiti dalle squadre della Sanama. I cittadini possono, dunque, a partire da oggi , inoltrare segnalazioni e richieste agli uffici competenti dei Municipi di appartenenza.” Evidentemente tutto ciò non basta. Infatti oltre alla prolificità del ratto c’è da considerare la crescente immunizzazione e resistenza ai topicidi dovuto al loro uso, spesso sconsiderato,  da parte delle imprese che dovrebbero occuparsi di risolvere il problema causato, in larga misura, dall’aumento di immondizia ai lati delle strade. Infatti la femmina del ratto non partorisce se non trova di cui nutrirsi quindi se ci fosse un maggior controllo dello stato dei cassonetti, in molti casi fatiscenti, il problema sarebbe arginabile.Continuando a spulciare nel sito dell’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Roma troviamo una news datata maggio 2007 riguardante una possibile soluzione al problema dell’eccesso di rifiuti: “Porta a porta: partita a Colli Aniene la raccolta a domicilio dei rifiuti. É in corso in questi giorni la rimozione dei cassonetti dei rifiuti in 14 vie del quartiere Colli Aniene. Entra così nel vivo la sperimentazione della raccolta porta a porta “spinta” che prevede il ritiro dei rifiuti a domicilio con la separazione dei diversi materiali: carta, cartone, metallo, plastica, vetro, scarti alimentari e rifiuti indifferenziati. Obiettivo del progetto, che entro poche settimane sarà completato anche in altre 13 vie del quartiere, è quello di aumentare la quantità e la qualità dei materiali riciclabili per ridurre i volumi di rifiuti da destinare in discarica e favorire la collaborazione dei cittadini al miglioramento dell’ambiente urbano attraverso l’attuazione di buone pratiche. Al termine delle operazioni, 214 contenitori saranno tolti dalle strade di Colli Aniene, garantendo anche maggiori benefici in termini di decoro ambientale e di spazio disponibile per il parcheggio delle macchine: saranno infatti disponibili oltre 100 posti in più che eviteranno il fenomeno delle doppie file. La sperimentazione del porta a porta a Colli Aniene riguarda circa 4.600 famiglie e 270 utenze non domestiche.”Accusiamo spesso le istituzioni di incapacità nel risolvere i problemi che quotidianamente ci affliggono. E se invece un buon 50% del problema dipendesse da noi? Attraversando Via Campania, presa come spunto per far riflettere su situazioni ben più gravi, ci domandiamo come sia possibile che nessuno si lamenti delle condizioni igieniche della strada. Come sia possibile che  le persone vadano a gettare i propri rifiuti tra i ratti. Persone che vivono lì, a conoscenza del problema ma completamente disinteressate. Forse ci meritiamo i ratti come vicini di casa!