La coalizione di sinistra formata dai socialdemocratici, dai socialisti e dai verdi, guidata da Johanna Sigurdardottir, ha ottenuto la maggioranza dei seggi nelle elezioni legislative, sconfiggendo la destra che ha dominato la scena politica negli ultimi anni. I risultati elettorali rispecchiano la delusione della popolazione riguardo alla gestione della crisi finanziaria islandese da parte del governo precedente, che ha trasformato il paese da uno dei più ricchi del mondo alla vittima principale del collasso finanziario globale.