Giulia e Guido. Due solitudini che s’incontrano. Una storia che come vuole il regista resta impressa negli spettatori proprio come succede con alcune canzoni. Scrittore per caso Giulio (Valerio Mastandrea) è un uomo medio, nelle ambizioni, nei rapporti con la famiglia, anche nella scrittura da cui a volte traspare il  desiderio di essere catturato da  una sfuggevole passione. La vita gli scivola adesso e pare quasi non se ne accorga. L’incontro con Giulia, istruttrice di nuoto nella piscina che comincia a frequentare per imparare a nuotare (quasi un tentativo di “tuffarsi” nella vita), non risolve la sua crisi esistenziale e non cambia quel suo ‘guardare’ senza intervenire. Giulia (Valeria Golino), affascinante, misteriosa, è definita dalla sua tragedia, dal ricordo del crimine che ha commesso per il quale ha perso tutto. Quello che volevamo, insieme a Federica Pontremoli (che ha firmato con il regista la sceneggiatura del film) -spiega Piccioni – era dare vita a due personaggi non totalmente definiti. Entrambi sono in ‘libertà vigilata’ -aggiunge Piccioni- e farli incontrare in piscina, luogo che ho frequentato e che mi ha in qualche modo ispirato, mi sembrava coerente con il loro modo di essere: un luogo dove manca la comunicazione con il mondo esterno, dove basta scendere qualche centimetro sott’acqua per ritrovarsi in una specie di trance, dove ogni azione diventa ripetitiva e la fatica allontana dai pensieri esterni. Film atipico, Giulia non esce la sera è costruito attorno alla presenza scenica di Valeria Golino che ha accettato d’interpretare questo difficile ruolo senza leggere il copione forse un po’ incautamente, dice, alludendo al rapporto con Mastandrea che dichiara di aver lavorato molto sul personaggio dandogli motivi di discussione fuori e dentro il set. Nelle sale dal 27 febbraio per 01 distribution in circa 180 copie, Giulia non esce la sera, coproduzione Rai Cinema e Lumiere & Co. di Lionello Cerri è un film che offre molti spunti di riflessione su alcuni aspetti della nostra epoca che Piccioni ci racconta con garbo ed eleganza.