Questa è una delle tesi centrali sostenute dall’economista-filosofo, Serge Latouche. L’obesità è forse la metafora migliore della crescita economica, fino ad una certa età la crescita di un essere umano avviene in altezza, dopo di che può solo proseguire in larghezza. Gli obesi sono sempre più comuni nel mondo ricco:dal 1978 a oggi sono passati da 27 a 75 milioni! La prevalenza è aumentata dal 12,6% al 30%. Si stima che gli obesi nel mondo siano 400 milioni.I problemi di salute dell’obesità sono noti da tempo:  infarto e malattie di cuore, diabete, colesterolo alto, ipertensione, alcuni tumori. Assai meno studiato è invece l’impatto ambientale dell’obesità. “L’obesità sembra contribuire al global warming”, titolava la Reuters qualche giorno fa facendo riferimento ad un breve articolo apparso sulla rivista medica Lancet.Gli autori dell’articolo, Edwards e Roberts della London School of Hygiene, stimano che un adulto con un BMI (Body Mass Index si misura in kg/m² che si ottiene dividendo la massa corporea per il quadrato dell’altezza) nella norma (24,5 kg/m²) necessita di 1550 kcal al giorno per il metabolismo di base più altre 950 per le normali attività quotidiane, per un totale di 2500 kcal al giorno.In una persona con BMI di 29 kg/m² (quindi non ancora obesa, ma solo tendente all’obesità), questi valori salgono rispettivamente a 1680 kcal e 1280 kcal, per un totale di quasi 3000 kcal! 
Si tratta di un consumo di cibo (quindi di risorse naturali) pari al 20% in più Un uomo decisamente obeso con BMI pari a 35 kg/m² necessita circa del 40% in più di energia dal cibo.I due ricercatori fanno notare che promuovere l’uso del camminare e della bicicletta nel trasporto urbano avrebbe il duplice effetto di ridurre i consumi fossili e di ridurre l’obesità e il sovrappeso.