È un Nanni Moretti stanco quello che questa mattina, all’ultimo momento, ha presentato Habemus Papam suo ultimo film in veste di regista/sceneggiatore/attore. Accolta tiepidamente dai numerosi giornalisti, la pellicola racconta i giorni di smarrimento di un Papa fresco di nomina. Durante la conferenza sono state molte le domande (di attualità) sulle quali abilmente e con ironia il regista ha glissato. Ed è stato lo stesso Moretti a congratularsi con il cast nel momento in cui è venuto a conoscenza dell’ingresso del suo film tra quelli in concorso al Festival di Cannes (tra questi anche Paolo Sorrentino con This must be the place). Assente “giustificato” il protagonista Michel Piccoli capace di rendere magistralmente questo “scomodo” personaggio (di pura fantasia). L’attore francese recita in italiano ma la sua interpretazione è incentrata soprattutto sullo sguardo, lo sguardo smarrito e timoroso di un uomo insicuro. Insicurezza, uno stato d’animo che potrebbe sopraffare anche noi (comuni mortali) nel momento in cui dovessimo affrontare una prova o superare un ostacolo. In Habemus Papam Nanni Moretti veste i panni di uno psicoanalista ateo costretto a cercare di comprendere cosa impedisca al Papa di accettare la nomina. Un terreno minato in quanto sono pochissimi gli argomenti di cui si può parlare. Uno “scontro” che il regista non affronta (a parte nel momento dell’incontro con la domanda: “Ha problemi di fede?”) scegliendo come escamotage la fuga del Pontefice. Così lo psicoanalista si ritroverà segregato in Vaticano con il gruppo dei cardinali partecipanti al conclave (forse) concluso. Durante queste scene il film è divertente. Tra quotazioni sul “Papa vincente” dei bookmakers, disquisizioni sul “deficit di accudimento” e sul darwinismo, consigli (alla Carlo Verdone) su ansiolitici e sonniferi, Moretti racconta con ironia (senza ricorrere a scandali) gli uomini che probabilmente si celano sotto l’abito talare. Uomini che appariranno agli occhi dello spettatore come un gruppo di ragazzini in gita (c’è addirittura chi vuole fare colazione a Borgo Pio e andare a visitare la mostra di Caravaggio). In attesa che il Papa decida di mostrarsi ai fedeli, il personaggio interpretato da Moretti si ritroverà ad organizzare una torneo di pallavolo al quale parteciperanno i vari cardinali divisi per squadre a seconda del continente di provenienza. Nanni Moretti tratteggia finemente questo “Papa non pronto” concentrandosi soprattuto sulla figura umana e non sul ruolo istituzionale. Purtroppo il film non ingrana risultando in alcune scene lento e scontato. A risollevare le sorti di un prodotto sottotono, la maestria di Michel Piccoli e le incursioni di Moretti nelle scene da mattatore che tanto piacciono ai suoi estimatori. Un plauso va all’intero cast: i cardinali (tra i quali spiccano Renato Scarpa, Franco Graziosi, Camillo Milli, Roberto Nobile, Ulrich Von Dobschutz), Margherita Buy nei panni della ex-moglie dello piscoanalista, Jerzy Stuhr nel ruolo del portavoce e Dario Cantarelli in quello di un attore di teatro folle.