Il Consiglio dei guardiani ha dichiarato che le violazioni riscontrate nelle svolgimento delle elezioni del 12 giugno non sono sufficienti per annullare i risultati, contestati dall’opposizione. La guida suprema del paese, l’ayatollah Khamenei, ha affermato che il margine di vittoria del presidente Mahmoud Ahmadinejad è talmente ampio – undici milioni di voti – che deve essere senza dubbio legittimo.
Le forze di sicurezza hanno avvertito i dimostranti che, se le proteste continueranno, verranno trattati come criminali che cercano di destabilizzare il paese. I leader dell’opposizione hanno risposto affermando che la prossima mossa potrebbe essere la disobbedienza civile o lo sciopero generale.