La cittadina di Springfield ha delle buone ragioni per volere la testa dei Simpson. Tutto ha  inizio come nella maggior parte degli episodi televisivi con Homer, “l’uomo disastro” che dopo aver acquistato un maialino come animale domestico, si ritrova con un silo di spazzatura in giardino. Sulla strada verso la discarica, nonostante le imposizioni di Marge e Lisa, il nostro protagonista decide di scaricare i rifiuti nel vicino lago, inquinandolo irrimediabilmente e provocando un disastro di proporzioni mai viste. Da qui entrano in scena il dipartimento per la protezione ambientale degli Stati Uniti, il capo del dipartimento, Russ Cargill, e il presidente Arnold Schwarzenegger  che decidono di isolare Springfield dal resto del Paese, condannandola alla morte. Mentre il destino di Springfield e del mondo intero è in bilico, Homer si imbarca in un’ odissea personale di redenzione, cercando di ottenere il perdono da Marge, stanca di un marito incapace di ascoltare, dai figli Bart e Lisa e dalla città.  Per chi è un’ appassionato della serie, il film risulterà familiare. Gli ingredienti classici ci sono tutti. Dalla sigla, all’episodio del cartone animato di Grattachecca e Fichetto. Sebbene gli elementi classici siano gli stessi, il film non è un collage degli episodi televisivi. Il film ha un cuore ed è incentrato sulle forze che possono dividere una famiglia e una città, oltre a mostrare come un’ uomo sia in grado di riportare la sua vita sui giusti binari. Ogni membro della famiglia Simpson ha un arco narrativo di crescita, anche la neonata Maggie. Oltre a essere un vero capolavoro della risata, con  battute fulminanti, si dà spazio alla riflessione con argomenti di notevole importanza come i danni provocati dall’inquinamento ambientale e le prevaricazioni del potere presidenziale.  I Simpson nascono vent’anni fa, quando a Matt Groening fu chiesto di fornire degli spezzoni d’animazione per la serie comica The Tracy Ullman Show, in onda sul Fox Network. Groening non voleva cedere i diritti dei suoi popolari cartoni Life in Hell, così ha creato per l’occasione i personaggi della famiglia dei Simpson, grande successo di pubblico e critica fin dal loro debutto nel 1988, in una serie di mezz’ora in onda tutte le settimane, ormai diventata un fenomeno della cultura pop. Dopo diciotto stagioni, quattrocento episodi e innumerevoli riconoscimenti (tra cui un Peabody Award, 23 Emmy e l’omaggio della rivista Time, che l’ha eletta “la migliore serie televisiva del ventesimo secolo”), sono diventati un lungometraggio cinematografico. Il risultato di questo enorme lavoro di sceneggiatura ha entusiasmato il pubblico. Solo negli Usa il film, uscito il 27 luglio, ha incassato oltre 300 milioni di dollari. I Simpson, nelle sale italiane da venerdì 14 settembre, sarà distribuito in 700 copie.